Labirinti - Franck Thilliez

Fazi editore | 333 pag. | 19,00 €

Trama:

Una giovane poliziotta, Camille Nijinski, si trova nello studio del dottor Fibonacci, uno psichiatra che si accinge a raccontarle una storia incredibile di cui è l’unico depositario. Si tratta della testimonianza raccolta da una paziente, la quale è stata trovata priva di sensi e di memoria in un bosco accanto al cadavere di un uomo. Camille, incaricata di seguire le indagini, ha bisogno di capire di più riguardo a questa improvvisa perdita di memoria, ma lo psichiatra ha molto altro da rivelarle. Prima di dimenticare tutto, la sua paziente ha condiviso con lui i fatti del suo passato: una storia lunga e complessa, senza dubbio la più straordinaria che Camille ascolterà in tutta la sua carriera. Le protagoniste sono cinque. Tutte donne. La giornalista, la psichiatra, la rapita, la scrittrice… E la quinta? La quinta donna è il filo del labirinto, è colei che fornirà le risposte a tutte le domande e, forse, anche una via d’uscita.
La mente geniale dell’autore ha dato vita a un vero e proprio labirinto infernale cosparso di tranelli e vicoli ciechi, in cui il lettore verrà intrappolato insieme ai protagonisti.
Franck Thilliez non si stanca mai di giocare… ma questo i suoi lettori più affezionati lo sanno già.

Recensione:

- POICHÈ È IL TERZO LIBRO DI UNA SERIE POTREBBERO ESSECI SPOILER -

Il libro si apre con la testimonianza di una paziente raccolta da uno psichiatra di nome Fibonacci (nome curioso ma non è un caso che si chiami così) il quale racconta a Camille Nijinski, una detective, la storia di cinque ragazze, tutte donne. La giornalista, la psichiatra, la rapita, la scrittrice..e ne manca una la cui identità verra svelata nel corso della storia. Ogni capitolo è dedicato ad una di esse e in un intervallarsi di storie ed identità Thilliez porterà il lettore a conoscenza della trama labirintica del suo libro conclusivo. Senza esclusione di colpi, macabro come i precedenti, l’autore non perde lo smalto e racconta la storia di queste donne che cercano di fuggire dall’orrore di una vita difficile, dal male che le insegue e le affligge e allo stesso tempo cercano la verità. Proprio nel suo stile Thilliez ci regala un ultimo intenso capitolo e il lettore non può che esserne soddisfatto.

Con “Labirinti” si conclude il viaggio iniziato con “Il manoscritto” e “C’era una volta”. Posso dire che il cerchio viene chiuso in modo magistrale. Posso dire che Franck Thilliez con una certa inquietudine ed enorme bravura riprende tutto ciò che era rimasto in sospeso nei libri precedenti per dare un degno finale. Anche questa volta si diverte con i lettori, quasi se ne prende gioco. Il risultato finale resta comunque incredibile perché solo nelle pagine finali si svela il segreto che cerchiamo di scoprire dalla fine del primo libro.

La trilogia de “il manoscritto” si conclude in modo degno, con un libro accattivante e incalzante anche se devo dire che in questa ultima produzione ho notato una diminuzione di suspense. Se era impossibile mettere giù i primi due libri, con questo non ho avuto la stessa sensazione. Appena più lento, più attento ai dettagli e alla loro spiegazione “labirinti” si prende il tempo necessario per prendere i lettori per mano e portarli al traguardo.
È incredibile ma allo stesso tempo quasi inquietante pensare alla storia pensata da Thilliez. I dettagli, i particolari, la psiche umana e la sua brutalità..c’è del genio nella sua scrittura e nella sua fitta trama che porta a conclusione in maniera magistrale. 

Sono soddisfatta della lettura nonostante un leggero calo di ritmo nell’ultimo libro. Posso dire che sono entusiasta della lettura anche se alcune scene lette sono di una crudeltà infinita alla quale l’autore ci ha abituato sin dall’inizio. 
Questo genere di libri non sono generalmente nelle mie corde, chi mi conosce lo sa, eppure Thilliez riesce nel miracolo. Mi ha appassionato al punto da non riuscire a dormire o a mangiare perché dovevo leggere, perché dovevo capire cosa stava succedendo.
Credo - sono convinta - che la chiave del suo successo stia proprio in questo: ingabbia il lettore in un labirinto dal quale non vuole uscire!
Non sarà il mio ultimo appuntamento con Thilliez. Sicuramente recupererò le altre sue pubblicazioni ma adesso mi serve del tempo per sedimentare, per sgombrare la mente e prepararmi ad altre nuove avventure, altri inizi, altre storie.

Valutazione:

★★★★★/5



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