Il manoscritto - Franck Thilliez


Trama:

Léane Morgan è considerata la regina del thriller, ma firma i suoi libri con uno pseudonimo per preservare la propria vita privata, che ha subito un profondo sconvolgimento: sua figlia Sarah è stata rapita quattro anni prima e la polizia ha archiviato il caso come omicidio a opera di un noto serial killer, pur non essendo mai stato ritrovato il corpo della ragazza. Dopo la tragedia, del suo matrimonio con Jullian non è rimasto che un luogo, la solitaria villa sul mare nel Nord della Francia che Léane ha ormai abbandonato da tempo; ma quando il marito viene brutalmente aggredito subendo una perdita di memoria, lei si vede costretta a tornare in quella casa, carica di ricordi dolorosi e, adesso, di inquietanti interrogativi: cosa aveva scoperto Jullian, perso dietro alla ricerca ossessiva della verità sulla scomparsa della figlia? Intanto, nei dintorni di Grenoble, viene ritrovato un cadavere senza volto nel bagagliaio di una macchina rubata: potrebbe forse trattarsi di un’altra vittima del presunto assassino di Sarah. Le intuizioni del poliziotto Vic, dotato di una memoria prodigiosa, permetteranno di incastrare alcuni tasselli del puzzle, ma altri spaventosi elementi arriveranno a confondere ogni ipotesi su una verità che diventa sempre più distante, frammentaria e, inevitabilmente, terribile.

Recensione:

Quando ho finito la lettura il primo pensiero è stato: "caspita, era da tempo che non leggevo un libro cosi". Il secondo: "sarò in grado di recensirlo?".
Ed eccomi qui, alla ricerca delle parole. Provo a riavvolgere il nastro, mettere in ordine gli eventi e le emozioni. Risultato? Un grande caos.

"Il manoscritto" è un libro dentro il libro. Racconta un romanzo incompiuto di Caleb Traskman, dice la prefazione, e concluso dal figlio.
È la storia di una scrittrice di nome Léane la cui vita viene distrutta a seguito del rapimento della figlia Sarah. Il suo matrimonio va a rotoli. Tutto crolla miseramente fino a quando, quattro anni dopo, viene riaccesa la speranza di trovare la figlia. Il marito di Léane viene trovato tramortito. Dentro il bagagliaio in cui si presume fosse prigioniero scrive con il suo stesso sangue "viva" e ha con sé il berretto che aveva Sarah al momento del rapimento. Il problema è che Jullian a causa dell'aggressione non ricorda nulla ed è una corsa contro il tempo per scoprire la verità. 
Nel frattempo nei pressi di Grenoble viene trovato un altro cadavere che pare collegato al presunto assassino di Sarah. Si avvia così una macchina investigativa molto più grande. Ci saranno diversi spiegamenti di forze per riuscire ad arrivare ad una conclusione.

"Il manoscritto" è un libro intricato, complesso ed incalzante. Una volta cominciato è difficile allontanarsi. Ha un ritmo incredibile e ogni capitolo finisce con un piccolo colpo di scena. La bravura dello scrittore è evidente. È proprio il classico libro che ha le carte in tavola per intrattenere e piacere. Perché dico questo?
Perché questo non è il genere di libri che favorisco. A tratti è un po' troppo spinto, racconta scene crudeli e lascia poco spazio all'immaginazione. Ma quando la storia ti prende più delle piccole situazioni, allora non si può che affermare che è un ottimo libro.
"Il manoscritto" è il primo di tre romanzi e vedendo com'è finito il primo (finale aperto, per chi non sa leggere tra le righe, grazie Laura per la dritta!) posso dire con certezza che comincerò il secondo molto presto. 
L'unica "pecca" è che la protagonista femminile Léane non mi è piaciuta particolarmente (che novità!). L'ho trovata poco salda, troppo in balia di sé stessa e per quanto posso immedesimarmi in lei e pensare a quanto possa aver sofferto non mi sento di "perdonarla" completamente per molti suoi gesti. 
Per il resto mi è piaciuto molto l'intreccio dei personaggi e delle storie. All'inizio sembra difficile starci dietro ma poi tutto diventa più "semplice". Il trucco per apprezzarlo completamente? Farsi poche idee e seguire il flusso della lettura..è tempo sprecato, quando sembra di avere le idee chiare su chi può aver fatto cose arriva Thilliez e sbaraglia tutto. È proprio per questo che mi è piaciuta la lettura. Quando pensavo di aver capito qualcosa avevo la conferma che tutto era sbagliato!

Nel primo libro molti interrogativi sono rimasti irrisolti. Molti punti nella trama sono stati lasciati senza una spiegazione e credo che tutto tornerà alla fine, alla conclusione della trilogia. Non ne sono certa, la mia è un'intuizione.
Che dire ancora? Leggetelo! Questo è quanto.

Valutazione:

★★★★★/5

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