Le regine inglesi. Le magnifiche sovrane che hanno preceduto Elisabetta II - Raffaella Ranise

Marsilio editore | 16,00 € | 186 pag.
Trama:

Fin dall’epoca dei romani, l’Inghilterra è stata il paese delle regine.
Le sovrane che hanno governato nella terra di Britannia, prima di Elisabetta II, sono dieci, alcune molto note, altre poco conosciute e trascurate nei libri di storia. Sono state bambine, spose spesso giovanissime, madri, ma soprattutto sono state persone che hanno governato, fatto scelte politiche, preso decisioni di pace o di guerra.
Sono state regnanti fiere di un popolo che ancora oggi unisce il proprio destino a quello della monarchia.
Questo libro attraversa le vicende delle protagoniste della Storia inglese a partire dal dominio romano sulla Britannia, e si conclude con il regno della regina Vittoria, che segna l’apice dell’Impero. Spiccano Boudicca, che sfidò i romani, Eleonora d’Aquitania, una delle figure femminili centrali del Medioevo, Maria, tristemente nota come la Sanguinaria, Elisabetta I e, naturalmente, la regina Vittoria.
Il racconto di un’epoca e la narrazione dei fatti storici avanzano di pari passo con il ritratto più umano e intimo di queste regine, la cui fierezza, coraggio e desiderio di essere protagoniste del proprio tempo hanno lasciato un solco nella Storia.
Grazie alle vite di donne che hanno affrontato con dignità il trono, l’altare e addirittura il patibolo, l’augurio è di incuriosire il lettore su un regno ricco di fascino e leggende, trasmettendone lo spirito del tempo.
Il libro è idealmente dedicato alla regina Elisabetta II, la più amata di sempre. 

Recensione:

L’Inghilterra ha una storia lunga alle spalle. Ha una storia fatta di eroi, di vinti e di vincitori. Di personaggi pragmatici e coraggiosi. Ma, soprattutto, è fatta di donne che hanno saputo combattere per la patria, per la libertà e per il potere. Parliamo di donne che hanno ricoperto ruoli importanti e che hanno saputo lasciare un’impronta indelebile del loro passaggio nella storia.

Di Raffaella Ranise ho già letto un paio di libri. Il primo raccontava dei Romanov, il secondo degli Asburgo e ne ho parlato anche nel blog ( per leggere la recensione clicca qui ). Ho un bel ricordo di entrambe le letture e, poiché la famiglia reale inglese è una delle mie preferite, non potevo lasciarmi scappare questa nuova uscita.
L’autrice fa un lavoro minuzioso di ricerca e racconta in modo interessante e per nulla noioso una lunga storia, quella delle donne che si sono succedute una dopo l’altra. La prima ad essere nominata è Boudicca, quando l’Inghilterra si chiamava Britannia e i romani erano i conquistatori. La sua storia è breve ma così intensa che a lei viene dedicata una statua voluta dal principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, il marito della regina Vittoria. Se ne susseguiranno tante di donne coraggiose come ad esempio Eleonora d’Aquitania, una delle sovrane più potenti e carismatiche del Medioevo. Va in sposa a Luigi, re di Francia, ma il matrimonio viene annullato dopo diversi anni a causa del mancato erede maschio. In seconde nozze sposa Enrico, re d’Inghilterra al quale donerà una numerosa prole tra cui Enrico, Riccardo e Giovanni. 
Eleonora era una donna colta, intelligente e amante delle arti. Anche nella morte decise di ricordare a tutti la sua personalità. La sua effige nell’abbazia di Fontevraud la ritrae con un libro in mano, come se stesse leggendo. 

Altro periodo emblematico e pieno di colpi di scena fu la lotta intestina tra i Lancaster e gli York che vede la sua fine con il matrimonio tra Enrico VII della famiglia dei Lancaster con Elisabetta di York i genitori di Enrico VIII. I Tudor arrivano sul trono inglese e a questa casata vengono dedicate diverse pagine ma il maggior interesse scaturisce da Maria ed Elisabetta. Due sorelle legate dal padre e nulla di più. Si faranno la guerra fino alla fine, divise dalla religione ma in fin dei conti due ragazze orfane di un padre a tratti crudele e spietato.
Elisabetta I farà la storia della sua nazione. Sposerà il suo trono, regnerà da sola con passione e dedizione. Non cercherà marito per non dover condividere il suo trono con nessuno. Un esempio di forza e coraggio che ha forgiato il suo tempo, fino alla fine. Anche quando sua cugina Maria di Scozia le farà la guerra. Guerra che ovviamente perderà ma suo figlio Giacomo diventa re alla morte di Elisabetta.

Dopo Giacomo Stuart e dopo diverse donne sul trono d’Inghilterra arrivano gli Hannover portando così alle generazione dei Windsor. Molti conosceranno Giorgio III per la serie su Netflix di Bridgerton. Conosciuto come il “re pazzo” sposa Carlotta e il loro è un matrimonio felice fino a quando lui non comincia a dare segui di squilibrio. Durante gli anni della malattia del sovrano continueranno a volersi bene ma vengono separati per i sempre più frequenti attacchi d’ira del sovrano. Avranno molti figli ma pochi eredi, solo una la famosa regina Vittoria salirà al trono come unica nipote della coppia. 
Di Vittoria si sa tutto o quasi. È stata una donna eccezionale, che ha forgiato un’epoca e un modo di vivere. Salita al trono giovane ha guidato un paese facendolo diventare la grande nazione che tutti noi conosciamo e che ha ereditato Elisabetta II. Tra le due regine ci sono molte similitudini. Sono state  esempi per l’Inghilterra, dei fari nella nebbia nei momenti bui. Giovani, a volte fragili, ma sempre salde sul trono. Accanto a loro hanno avuto due uomini che hanno saputo stare al loro posto e con discrezione le hanno guidate ed aiutate portando innovazione e scoperta.

La storia dell’Inghilterra è vasta ed era impossibile racchiuderla in poco più di 177 pagine. Questo è un libricino che racconta in modo un po’ stringato ma efficace secoli e secoli di storia che andrebbero approfonditi di più. Raffaella Ranise riesce nell’intento di incuriosire e non annoiare. Regala un libro che è un’introduzione, un’infarinatura se così si può dire di un mondo più ampio e lo fa mettendo una lente d’ingrandimento su quelle figure dimenticate dalla Storia (solo in parte) e dando la giusta dignità a tutte loro. Ricorda, sopratutto, di quanto l’Inghilterra sia un paese che ha lottato per la sua libertà e indipendenza nei secoli e di quanto fosse all’avanguardia già ai tempi dei romani dove uomini che lottavano contro gli invasori si facevano guidare da una donna piena di rabbia e rancore.
Credo sia proprio questo il punto cardine del libro: il voler dimostrare che per una nazione non è importante il sesso di chi la governa ma la sua personalità e amore per la patria.

Valutazione: 

★★★★★/5

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