I coraggiosi saranno perdonati - Chris Cleave
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Neri Pozza | 461 pag. | 18,00€ |
Trama:
Londra, 1939. La guerra è stata appena dichiarata e la diciottenne Mary North non attende un solo istante prima di recarsi al War Office e offrirsi come volontaria. Come ogni ragazza di buona famiglia dalla parlantina sciolta, conta di essere assegnata a un incarico di fondamentale importanza: ufficiale di collegamento, oppure attaché di qualche generale, o magari spia, un ruolo ancora più affascinante.
Grande è, perciò, il suo sconcerto quando il taxi la deposita davanti alla scuola di Hawley Street, dove le viene detto che dovrà prendersi cura di una classe di trenta bambini da condurre in campagna prima che le ostilità abbiano inizio. Un incarico davvero di poco conto, ma che si rivelerà tutt'altro che banale nell'istante in cui Mary si imbatterà in Zachary Lee, l'unico bambino di colore della scuola.
Nei primi giorni di settembre, quando scoppia davvero la guerra, gli unici bambini in età scolare rimasti in città sono quelli meno «allettanti»: gli storpi, gli strambi, di cui la gente di campagna non vuole sapere, e... i neri: ne hanno sfollati pochissimi, e anche quei pochi cominciano a tornare indietro. L'evacuazione è stata una specie di concorso di bellezza, con i piccoli allineati sul sagrato della chiesa del paese e i bifolchi che sceglievano i più biondi, i più chiari, scartando gli altri.
Quanto agli uomini, ne sono rimasti ben pochi in città. Tra questi Tom Shaw, che tuttavia ne fa un vanto della sua non partecipazione alla guerra e dell'aver accettato la direzione di un distretto scolastico al posto della gloria militare.
Un giorno, nel suo ufficio, si presenta una rossa con vivaci occhi verdi e l'aria birichina da folletto: è Mary North alla ricerca di un'occupazione. È stata rimossa dall'incarico di insegnante alla casa di Hawley Street perchè «incorreggibile» e ora vorrebbe un'altra classe in cui insegnare. Una classe dove riunire i bambini rimasti in città perchè «diversi» ed emarginati.
Tra Mary e Tom si crea un'immediata sintonia, un sentimento destinato, forse, a superare le brutture della guerra e del tempo, se non fosse che la ricompensa del coinquilino di Tom, l'affascinante Alistair Heath, un tempo curatore alla Tate e ora ufficiale in licenza, cambierà tutte le carte in tavola.Ambientato in Inghilterra nei drammatici anni della Seconda guerra mondiale, I coraggiosi saranno perdonati racconta la storia di un grande amore, di un'amicizia e di come, di contro al grande teatro della Storia, siano le sofferenze più intime, le piccole battaglie e i trionfi umani quotidiani a imprimersi profondamente nel cuore di ognuno.
E' la prima volta che mi imbatto in un libro di tale profondità. Il titolo mi incuriosiva, un'autrice che definisco il mio "oracolo letterario" ne ha parlato bene e allora l'ho letto a scatola chiusa senza pormi troppe domande. Posso dire di aver fatto bene.
"I coraggiosi saranno perdonati" racconta di una giovane generazione londinese alle prese con il secondo conflitto mondiale. Una generazione che cerca il suo posto nel mondo, a modo suo prova a dare una mano per com'è possibile. Sono coraggiosi certo, lo dice perfino il titolo, e anche un po' incoscienti.
Mary è la protagonista indiscussa. Viene da una buona famiglia, ha una forte personalità ed è testarda. Ha fascino ed è proprio con esso che ottiene da Tom, suo superiore, una classe di ragazzi superstiti che non vengono sfollati in campagna a cui fa da insegnante. Il compito è arduo, la sfida è difficile perché i bambini hanno delle difficoltà sia fisiche che mentali e Zachary è l'unico ragazzo di colore. In una Londra snob e un po' razzista la cosa non viene vista di buon occhio e non appena succede l'irreparabile Mary deve trovare un'altra strada per essere coraggiosa.
Poi c'è Alistair, un giovane innamorato dell'arte che lavora al Tate dove mette le opere in salvo. Una volta finito quel compito decide di arruolarsi come volontario in una guerra che lo cambierà profondamente come la vista di Mary durante una sera in licenza.
Tra i due nasce qualcosa. Qualcosa che non ha nome, men che meno urgenza. E' la guerra che detta le regole e i tempi e per loro non c'è niente di tutto ciò. Vengono catapultati nella loro realtà di tristezza e angoscia ed entrambi provano a sopravvivere come riescono. Se riescono..
Ci sono diversi personaggi raccontati in questo libro ed ognuno di essi ha un ruolo importante, ha il suo spazio e il suo messaggio da mandare.
Questo non è un libro "semplice", non è la lettura di una sera e non lo definirei nemmeno "di intrattenimento". E' un libro che scava dentro e che racconta la complessità e la profondità dell'animo umano. Racconta di miseria, tristezza e povertà. Non lo fa in modo artificioso, per mezzo di metafore o per sentito dire.
E' il racconto onesto di come la guerra distrugge sia fisicamente che metaforicamente. Di come cambia tutto senza dare niente in cambio. E' un buco nero di emozioni e sentimenti, risucchia i colori e tutto non sarà più come prima. Per tutti e anche per questi ragazzi coraggiosi che hanno lottato tra le bombe, in mezzo alle macerie.
E' un libro corale dall'intensità narrativa fortissima. Chris Cleave con una penna delicata ma allo stesso tempo intensa ci catapulta in un mondo reale, tangibile e vero. La speranza è quel che è ma la potenza della scrittura è incredibile ed invidiabile.
Valutazione:
★★★/5
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