Una felicità semplice - Sara Rattaro
Trama:
Un giorno come tanti, Cristina entra in un negozio sotto casa per fare la spesa. Un saluto veloce all'ingresso, i gesti automatici di sempre, qualche pensiero per la testa. Poi, all'improvviso, un uomo la afferra alle spalle e le punta qualcosa alla schiena. E così quella commissione insignificante diventa un momento cruciale, uno spartiacque tra un prima e un dopo, o addirittura tra la vita e la morte. Proprio in quell'attimo, ostaggio di una rapina, Cristina percepisce l'essenza di tutto, come se le si squarciasse un velo davanti agli occhi. E si vede per quella che è davvero: una madre che non ha ancora sanato la frattura profonda che la divide da sua figlia, e una figlia che non sa comprendere il desiderio di sua madre di rifarsi una vita; una vedova chiusa in un dolore indicibile, e una donna che crede di avere già amato abbastanza - forse, di non avere nemmeno più diritto alla felicità. È un istante sospeso, tra mille variabili e mille possibilità: una fatale follia o un soccorso insperato; un futuro da cancellare o un nuovo inizio per rinascere. È l'incipit di un romanzo che sa sorprenderci e metterci in discussione a ogni pagina. Perché tutti noi, come Cristina, siamo sospesi tra occasioni che non sappiamo cogliere e scorci di felicità che ci fanno paura, tra mani che la vita ci tende e assi nella manica che potrebbero regalarci la mossa vincente. Il destino potrà confonderci con i suoi percorsi imprevedibili, ma a salvarci sarà solo il nostro coraggio: quello di inseguire i nostri sogni o di concederci l'occasione di amare di nuovo.
Recensione:
“Continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai?”
Mai avrei pensato di poter scomodare De Andrè per parlare di un libro che difficilmente avrei letto se non “obbligata”. Il bello della lettura è questo però: scoprire se stessi attraverso le parole di altre, abbattere pregiudizi ed ampliare i pensieri.
“Una felicità semplice” mi è capitato tra le mani grazie al gruppo di lettura del mio quartiere. Libro che avevo scartato, l’ho cominciato con la diffidenza di chi si aspetta una lettura fatta di cliché.
Devo ammettere che non è andata esattamente così. La scrittura fluente di Sara Rattaro è riuscita ad ammaliarmi e a catturarmi. Con semplicità mi ha catapultato subito nel mondo di Cristina e Andrea. Due ragazzi che si sono conosciuti per caso, folgorati da un amore giovane ed urgente.
Si sono amati come disperati. Di quel tipo d’amore che forse capita una volta nella vita e devi ringraziare che sia arrivato.
La vita però non è sempre meritocratica, così come la morte ed è qui che comincia la vera avventura di Cristina.
Il libro si divide in due parti : presente e passato. Racconta della Cristina che fu e di quella che è diventata nel tempo.
È un analisi del dolore, dei rapporti umani e del coraggio di essere. Resilienza e determinazione. E una botta di vita, perché quella ci sta sempre.
Credo che “Una felicità semplice” sia arrivato nel periodo più azzeccato della mia vita. Io, che sto cercando di convivere con il dolore, ho avuto una buona dose di ottimismo e spensieratezza. Mi ha ricordato che la vita non è finita una domenica mattina di maggio e che in qualche modo con i propri cocci si può costruire qualcosa di buono, benché diverso dall’originale.
La trama è semplice, potrebbe quasi apparire telefonata ma l’intento dell’autrice non è quello di donare una grande storia ai lettori. A parer mio - così ho letto tra le righe - la volontà era quella di dare speranza. Al giorno d’oggi per niente scontata.
È un inno al volersi bene, al scegliere sempre se stessi prima di ogni cosa.
Difficile dire che mi sia piaciuto. Il focus - per me questa volta - non è questo. È un libro che mi ha permesso di vedermi dentro e di ascoltarmi.
Lo consiglio a chi ha bisogno di una spintarella per rinascere, un’infusione di fiducia nel mondo quando non sappiamo dove cercarla. È un libro che ti ricorda di respirare anche quando sembra la cosa più difficile del mondo.
Se vi volete bene, se ne avete bisogno leggetelo. Per me è stata una boccata d’ossigeno, benché a tratti dolorosa.
Valutazione:
★★★/5
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