I Monteleone - Lucia Tilde Ingrosso

Baldini + Castoldi | 423 pag. | 20.00 €

Trama:

C’è Pia, la contessa matriarca, con granitiche certezze e inaspettate fragilità, e poi Roberto, suo marito adorante, che «più che pensare, funziona». Quando Giuliano, il loro unico figlio, si sottrae al copione già scritto della sua vita dorata, i Monteleone imbracciano sorte e futuro in un viaggio che, fra il tragico e il lieto, dal 1931 li condurrà fino ai giorni nostri. Cinque generazioni affollano questo ritratto corale, insieme alle gioie e ai dolori di una famiglia irripetibile, ma a ben guardare qualunque. Si avvicendano suocere sofisticate e nuore cafone, Natali in città ed estati sul lago, padri integerrimi e zii faccendieri. Ma soprattutto, segreti inconfessabili e verità tramandate, come pure una pericolosa vendetta e qualche insperata rinascita. In una corsa a perdifiato fra passato e presente, spostandosi fra la Roma occupata e la Milano da bere, Lucia Tilde Ingrosso intesse una saga privata piena di ironia e tenerezza, un inno intonato a squarciagola alle famiglie legate dal sangue o, meglio ancora, dal semplice amore.

Recensione:

Quella de i Monteleone è una storia familiare che ci porta nella Milano "bene". Nei salotti aristocratici, nei party delle persone facoltose e nei luoghi più affascinanti del capoluogo lombardo. Allo stesso tempo racconta le bellezze e le fragilità di una famiglia grande, composta da persone che combattono una loro personalissima battaglia cercando di ricavarne sempre del buono.

E' un periodo sufficientemente fortunato per le mie letture e dopo aver concluso una saga fantasy impegnativa avevo bisogno di libro certamente bello. Ecco, "I Monteleone" non ha deluso le aspettative.
Grazie ad un agevole albero genealogico iniziale ci buttiamo subito a capofitto in questa famiglia composta da molte persone. Non c'è un narratore unico, ogni paragrafo è visto dal punto di vista di uno dei personaggi e se all'inizio questo dettaglio può un po' scoraggiare, una volta presa la mano con i vari nomi diventa tutto semplice e simpatico (sicuramente dinamico).
Oltre all'alternanza dei personaggi la storia si divide tra passato e presente raccontando un po' gli avvenimenti che hanno portato a certe situazioni presenti e questi flashback generalmente mi piacciono molto.

Con la sua penna delicata, semplice e accattivante Lucia Tilde Ingrosso confeziona una storia che funziona. Crea un'altalena di dinamiche relazionali interessanti. Tratta temi difficili con delicatezza e sapienza.

Mi è piaciuta molto questa lettura che lascia una porta socchiusa ad un volume due anche se di per sé potrebbe essere autoconclusivo. Leggiamo questa informazione nei ringraziamenti (li leggo sempre perché a mio avviso svelano molto dell'animo dell'autore) e anche certi passaggi alla fine restano sospesi, come a dimostrare - appunto - un ritorno della famiglia Monteleone. 
Attraverso 423 pagine attraversiamo la storia d'Italia grazie agli occhi dei Monteleone e ci viene regalato uno spaccato di vita vera dove anche gli ultimi ce la fanno a discapito dei più fortunati. Qui si racconta di donne forti, di uomini in grado di essere delle buone "spalle" e di amore sano e concreto..che di questi tempi è sempre troppo sottovalutato.
Spero in un secondo capitolo di questa storia e nel frattempo consiglio la lettura di questo libro a chiunque piacciano le saghe familiari..anche se non dovessero avere un seguito.

Valutazione:

★★★★/5

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