Poi succede.. - Diario di bordo
Vorresti poter fermare quell'attimo che sa di eterno ma allo stesso tempo è fugace. Quell'attimo in cui tutto è bello, è perfetto e sai di poter fare ogni cosa. Anche vincere la malinconia.
Vorresti essere lì, forse con la mente non te ne sei mai andata.
Poi succede che ti ritrovi con le amiche di sempre, attorno allo stesso tavolo in cui studiavi chimica e matematica, a parlare di problemi da adulte. A confrontarsi come si è sempre fatto, come se il tempo non fosse mai passato. Con lo scoppiettare del fuoco in sottofondo, con il suo calore a ricordarci che siamo insieme, come se quindici anni non fossero passati. Ed effettivamente è proprio così.
Poi succede che guardi un cielo gonfio di pioggia e sorridi. Vai controcorrente se ammetti che ti piacciono le giornate uggiose e con la mente torni ai luoghi del cuore. Quindi sorridi e non parli, tenendolo per te.
Hai un libro in mano e la voglia di leggerlo, di parlarne con chiunque. E' il miracolo della carta stampata. Ti porta dove vuoi, lontano da tutto e lì stai bene.
Poi succede che ti trovi a fantasticare, a pensare e a sperare. A fantasticare in un giorno perfetto, pensare a come potrebbe essere, sperare che sia tutto come vuoi. In fondo cosa conta, quando tutto ciò di cui hai bisogno è di fronte a te e ti sorride?
"Comunque vada sarà un successo", è quello che ripete una vocina dentro di te. Il tuo cuore, invece, batte sommessamente. A volte è difficile essere felici, abbandonare quell'apnea che accompagna ormai da mesi. E' la paura che frega, quella sensazione di sbagliare, di commettere un passo falso in un cammino fatto di percorsi sicuri. E' il ricordo di quell'anima gentile che non c'è che accompagna quel mezzo sorriso triste. Che fa sentire lo strascico di quell'amore così forte che sopravvive anche alla morte. Ed è proprio quell'amore che ti circonda, che ti ricorda perché sei viva e che quindi devi essere felice.
"Comunque vada sarà un successo", è quello che ripete una vocina dentro di te. Il tuo cuore, invece, batte sommessamente. A volte è difficile essere felici, abbandonare quell'apnea che accompagna ormai da mesi. E' la paura che frega, quella sensazione di sbagliare, di commettere un passo falso in un cammino fatto di percorsi sicuri. E' il ricordo di quell'anima gentile che non c'è che accompagna quel mezzo sorriso triste. Che fa sentire lo strascico di quell'amore così forte che sopravvive anche alla morte. Ed è proprio quell'amore che ti circonda, che ti ricorda perché sei viva e che quindi devi essere felice.
Poi succede che guardi un cielo blu e provi a sorride. Incredibilmente gli occhi sono asciutti. Il dolore lo controlli, lo tramuti in un pensiero felice, ci provi. La vita cos'è se non un momento che scivola via? E quindi vivi.
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