Crescent City vol. 3 - Sarah J. Maas
 |
| Mondadori | 22,90 € | 730 pagine |
Trama:
Bryce Quinlan non si sarebbe mai aspettata di vedere un mondo diverso da Midgard ma, ora che è successo, l’unica cosa che vuole è tornare indietro. Tutto ciò che ama è lì: la sua famiglia, i suoi amici, il suo compagno. Bloccata in un luogo spaventoso e a lei sconosciuto, avrà bisogno di tutto il suo ingegno per riuscire a tornare a casa. E non è un’impresa facile dal momento che Bryce non ha la più pallida idea di chi potersi fidare. Hunt Athalar si è trovato in molte situazioni difficilissime nella sua vita, ma questa potrebbe essere la più complicata di sempre. Dopo alcuni mesi in cui ha avuto tutto ciò che desiderava, si trova di nuovo nelle prigioni degli Asteri, privato della sua libertà e senza alcun indizio sul destino di Bryce. Vuole disperatamente aiutarla ma, finché non riuscirà a sfuggire agli Asteri, ha le mani letteralmente legate. Il mondo di Bryce e Hunt è sull’orlo del collasso, e il suo futuro poggia sulle loro spalle.
Recensione:
- POICHE' E' IL VOLUME CONCLUSIVO DI UNA SERIE POTREBBERO ESSERCI SPOILER -
- POICHE' E' IL VOLUME CONCLUSIVO DI UNA SERIE POTREBBERO ESSERCI SPOILER -
Finalmente, sì finalmente, ho finito la serie di Crescent City e ho pensieri contrastanti nei confronti di questa lettura. Questo libro è l'atto finale di una storia cominciata molte pagine prime, la conclusione di un viaggio piacevole durato a lungo.
Crescent City vol. 3 riprende da dove abbiamo interrotto la lettura del secondo libro. Bryce si trova in un mondo sconosciuto e deve fare i conti con una realtà ostica e complicata mentre a Midgard le persone a cui vuole bene stanno rischiando la vita o, peggio, potrebbero essere morte per permetterle di salvare il mondo dagli Asteri. Comincia così l'avventura della giovane Fae in un mondo che non le appartiene, che non comprende, nonostante ciò legato indissolubilmente al suo.
Crescent City vol. 3 riprende da dove abbiamo interrotto la lettura del secondo libro. Bryce si trova in un mondo sconosciuto e deve fare i conti con una realtà ostica e complicata mentre a Midgard le persone a cui vuole bene stanno rischiando la vita o, peggio, potrebbero essere morte per permetterle di salvare il mondo dagli Asteri. Comincia così l'avventura della giovane Fae in un mondo che non le appartiene, che non comprende, nonostante ciò legato indissolubilmente al suo.
Ci ho messo del tempo a leggere questo ultimo capitolo, a porre fine ad una storia accattivante sin da subito ma che nelle ultime battute ho trovato lenta e a tratti confusionaria. Cos'è successo?
Credo che Sarah J. Maas abbia preteso un po' troppo da sé stessa e dal lettore. Ha introdotto troppe sottotrame spezzando così il ritmo narrativo generale portando confusione e anche una certa noia. La trama sembrava andare a velocità diverse. La personalissima trama di alcuni personaggi correva veloce mentre per altri era tutto estremamente lento e quasi illogico (il personaggio di Ithan in questo libro è pressoché inutile). Credo che le diverse finestre lasciate aperte dall'autrice possono sott'intendere nuovi libri o spunti per cominciare nuove avventure ma se i capitoli precedenti avevano una storytime precisa in questo non troviamo niente del genere e un po' mi dispiace perché il finale ha inficiato sul mio giudizio finale. Se guardo la storia nel complesso sono soddisfatta del viaggio assieme a Bryce e ad Hunt ma se devo analizzare il singolo libro per me non è stato all'altezza delle aspettative e il finale non mi ha convinto del tutto.
Altra nota negativa è il linguaggio troppo volgare usato. Hunt ha detto poche, pochissime frasi ma la parola c***o era una costante e a lungo andare mi ha un po' stancato. Per non parlare delle scene spinte inutili e fin troppo dettagliate. Nel complesso della narrazione, in un libro che aveva più di settecento pagine, certe parti potevano essere tranquillamente eliminate o ridotte.
Se devo valutare il singolo libro purtroppo il mio giudizio potrebbe essere sufficientemente basso, mi aspettavo qualcosa che non ho trovato. Se nel primo e nel secondo libro ho trovato Hunt un personaggio bello, in questo mi è parso insipido. Come se la luce di Bryce avesse messo in ombra tutto il resto, per fare una citazione inerente alla trama.
Gli altri personaggi, invece, si sono mantenuti in linea con la narrazione generale senza dare grandi sorprese.
Tirando le somme di questa recensione poco entusiastica posso dire che la serie Crescent City è carina, vale la pena leggerla nonostante lo scivolone finale. Ci saranno ritorni o agganci con il mondo di Bryce e Hunt? Dai buchi lasciati nella narrazione penso proprio di sì e nonostante tutto sarei curiosa di sapere cosa potrebbe succedere ai personaggi che ho conosciuto e apprezzato nelle letture precedenti.
Valutazione:
★★★/5
Credo che Sarah J. Maas abbia preteso un po' troppo da sé stessa e dal lettore. Ha introdotto troppe sottotrame spezzando così il ritmo narrativo generale portando confusione e anche una certa noia. La trama sembrava andare a velocità diverse. La personalissima trama di alcuni personaggi correva veloce mentre per altri era tutto estremamente lento e quasi illogico (il personaggio di Ithan in questo libro è pressoché inutile). Credo che le diverse finestre lasciate aperte dall'autrice possono sott'intendere nuovi libri o spunti per cominciare nuove avventure ma se i capitoli precedenti avevano una storytime precisa in questo non troviamo niente del genere e un po' mi dispiace perché il finale ha inficiato sul mio giudizio finale. Se guardo la storia nel complesso sono soddisfatta del viaggio assieme a Bryce e ad Hunt ma se devo analizzare il singolo libro per me non è stato all'altezza delle aspettative e il finale non mi ha convinto del tutto.
Altra nota negativa è il linguaggio troppo volgare usato. Hunt ha detto poche, pochissime frasi ma la parola c***o era una costante e a lungo andare mi ha un po' stancato. Per non parlare delle scene spinte inutili e fin troppo dettagliate. Nel complesso della narrazione, in un libro che aveva più di settecento pagine, certe parti potevano essere tranquillamente eliminate o ridotte.
Se devo valutare il singolo libro purtroppo il mio giudizio potrebbe essere sufficientemente basso, mi aspettavo qualcosa che non ho trovato. Se nel primo e nel secondo libro ho trovato Hunt un personaggio bello, in questo mi è parso insipido. Come se la luce di Bryce avesse messo in ombra tutto il resto, per fare una citazione inerente alla trama.
Gli altri personaggi, invece, si sono mantenuti in linea con la narrazione generale senza dare grandi sorprese.
Tirando le somme di questa recensione poco entusiastica posso dire che la serie Crescent City è carina, vale la pena leggerla nonostante lo scivolone finale. Ci saranno ritorni o agganci con il mondo di Bryce e Hunt? Dai buchi lasciati nella narrazione penso proprio di sì e nonostante tutto sarei curiosa di sapere cosa potrebbe succedere ai personaggi che ho conosciuto e apprezzato nelle letture precedenti.
Valutazione:
★★★/5
Commenti
Posta un commento