Divini Rivali - Rebecca Ross

Fazi editore| 399 pag. | 18,50 €

Trama:

Mentre una sanguinosa guerra tra divinità infuria nel paese, la diciottenne Iris Winnow cerca di rimettere insieme i pezzi della sua vita. Il fratello è partito per la guerra e non dà notizie di sé, la madre annega i dispiaceri nell’alcol, il lavoro da giornalista non le dà soddisfazioni. Sogna un futuro in cui la sua scrittura farà la differenza grazie alla promozione a editorialista, ma per ottenerla deve competere con l’affascinante e scontroso Roman Kitt. L’unica valvola di sfogo, per Iris, è la sua macchina da scrivere, dono dell’amata nonna, con cui spera di mettersi in contatto con il fratello scomparso, ma le lettere che infila sotto al guardaroba finiscono proprio nelle mani di Roman, che decide di risponderle anonimamente avviando così un rapporto epistolare. Questo legame speciale e inaspettato farà nascere tra i due complicità e attrazione, trascinandoli nel vivo di un conflitto che deciderà le sorti non solo del loro paese ma anche del loro amore. 

Due giornalisti rivali uniti da un legame magico intrecceranno per sempre i loro destini attraverso l’inferno della guerra e l’incanto della passione. Si dice che l’amore vinca su tutto, ma può trionfare anche in uno scontro tra divinità?  

Recensione:

Devo ringraziare Rebecca Ross per avermi fatto uscire dal blocco del lettore. Probabilmente un’insieme di cose mi ha portato a leggere di più, a ritrovare sopratutto il piacere di farlo, ma sono più che certa che “Divini Rivali” mi abbia aiutato moltissimo.

“Divini Rivali” è il primo libro di una dilogia e racconta la storia di Iris e Roman, due giovani giornalisti che lottano per il ruolo di editorialista all’interno del “Gazette”. I due non potrebbero essere più diversi. Iris viene da una famiglia in difficoltà economica, ha un fratello al fronte e una madre che si è lasciata andare a causa della sofferenza provocata dalla scelta del figlio. Roman proviene da una famiglia agiata con un grande dolore sepolto nel passato. Ha un padre duro e freddo e una madre distante. 
Entrambi scrivono, battono a macchina e lottano con le parole per ottenere ciò che vogliono. Loro non lo sanno ma sono legati da qualcosa di più forte della semplice rivalità lavorativa e lo scopriranno nel corso del tempo. Quel tempo feroce e maldestro che inesorabilmente scorre verso una guerra tra due divinità dove gli unici a rimetterci sono proprio gli uomini. Perché una guerra c’è ed è più vicina di quanto non si creda ed è in arrivo..

“Divini Rivali” è stata una piacevole lettura, una boccata d’aria fresca. Non è un libro impegnativo ma sa impegnare e intrattenere il lettore. Sembra quasi il racconto di due anime antiche legate dal ticchettio dei tasti della macchina da scrivere, da quel suono metallico che scandisce pensieri e parole. Sembra quasi magia, forse un po’ lo è.
Per me è stata una lettura piacevole. La dinamica tra Iris e Roman è bilanciata nel modo giusto, il racconto del loro legame e del loro astio è verosimile e credibile. Il libro è diviso in tre parti e scandisce il cambio di trama che si fa via via più fitta e complessa. Ho trovato la seconda parte forse un po’ frettolosa e rapida.  Il ritmo narrativo non sempre omogeneo. Certe dinamiche potevano essere sviluppate più lentamente e raccontate meglio ma nonostante ciò mi è piaciuto tutto e sicuramente leggerò il secondo e ultimo capitolo di questa storia.

Rebecca Ross sa raccontare il dolore e la sofferenza ma anche la gioia delle piccole cose, la necessità di trovare qualcosa di bello nel brutto. I personaggi usciti dalla sua penna (o tastiera) sono belli tutti a modo proprio e si fondono bene in una storia originale e intensa. Sono curiosa di sapere cosa accadrà nel secondo volume, di come ci porterà verso il finale della storia di Roman e Iris. Se da una parte sono curiosa di sapere cosa succederà, dall’altra ho paura del potenziale tragico che potrebbe esserci. Oppure no, chi lo sa. Lo scopriremo pagina dopo pagina.

Valutazione:

★★★/5

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