Come una bandiera nel vento - Diario di bordo


Mi piacerebbe tornare ad essere salda nella vita. Mi piacerebbe tornare a prendere decisioni, a non farmi prendere dai dubbi. Vorrei afferrare un libro certa di leggerlo e non stufarmi, di programmare un viaggio nei minimi dettagli senza lasciare spazio alle perplessità. Di decidere cosa fare nel weekend senza angosciarmi troppo se pioverà o meno. 
Mi manca la versione che decideva tutto con serenità, che sapeva esattamente cosa fare.
Adesso si vive alla giornata, anche mezza giornata alla volta. 

Ho come la sensazione di essere una bandiera sbatacchiata qua e là dal vento in tempesta. E sto lì, lo lascio fare. Il vento potrebbe essere la metafora della vita, la mia arrendevolezza quella bandiera.
È buffo come tutto possa diventare diverso. Come una persona possa mutare. Come gli avvenimenti della vita possano modificare intrinsecamente ogni cosa.

Non leggo più libri belli. Non li trovo. Forse non so scorgere la bellezza là dove la vedevo prima. 
Sono contenta che il caldo non sia ancora arrivato, ma questa pioggia costante mi è entrata nelle ossa. Vorrei i colori dell’estate con le temperature della primavera.  Vorrei fare un bagno nell’acqua blu con sfumature verdi e  dal sapore dolce. Vorrei ritrovare il piacere di stare seduta sul divano con un libro in mano o guardando l’ultima puntata della serie che mi piace tanto riuscendo a concentrarmi, senza che la mente faccia voli pindarici da un pensiero all’altro. 
Vorrei tante cose..

Tutto sta nel decidere se essere il vento o la bandiera. Se essere arrendevole o forza bruta. 
Il tempo lo dirà. Che frase scontata, inflazionata. Chissà se è vero.

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