Crescent city. Vol 1 - Sarah J. Maas

Mondadori | 18,90 € |  621 pag.

Trama:

Ventitré anni, mezza Fae e mezza umana, Bryce Quinlan ha una vita perfetta: di giorno lavora in una galleria d'arte e di notte passa da una festa all'altra, senza problemi e senza preoccupazioni. Quando però una brutale strage scuote profondamente Crescent City, la città in cui vive, e Bryce perde una persona a lei molto cara, il suo mondo crolla in mille pezzi lasciandola disperata, ferita e molto sola. Adesso non cerca più il divertimento, ma un oblio in grado di farle dimenticare i terribili fatti che hanno cambiato la sua vita per sempre. Due anni dopo l'imputato è finalmente dietro le sbarre ma i crimini ricominciano e Bryce è decisa a fare tutto il possibile per vendicare quelle morti. Ad affiancarla nelle indagini arriva Hunt Athalar, un famoso angelo caduto, prigioniero degli arcangeli che lui stesso aveva tentato di detronizzare. Le sue grandi capacità e la sua forza incredibile sono utilizzate all'unico scopo di eliminare i nemici del suo capo. Quando però si scatena il caos in città, Hunt riceve una proposta irrinunciabile: aiutare Bryce a trovare l'assassino e riconquistare, in cambio, la sua libertà. Quando Bryce e Hunt cominciano a scavare in profondità nel ventre di Crescent City, scoprono un potere terrificante e oscuro che minaccia tutto e tutti, e vengono travolti da una passione irrefrenabile, che potrebbe renderli entrambi liberi, se solo lo volessero.  

Recensione:

È noto per chi bazzica nel mio blog da un po’ di tempo che ultimamente i fantasy sono un grande aiuto e un grande diversivo per la mia mente. Sono un rifugio in questo periodo difficile dove ho bisogno di estraniarmi e di perdermi in mondi completamente diversi dal mio.
Così, seguendo la scia dei fantasy usciti nell’ultimo periodo, ho deciso di leggere Crescent City.
È il primo approccio al mondo fantastico creato da Sarah J. Maas. Non sono del tutto sicura che leggere Crescent City prima della “saga di Acotar” sia stata una buona idea ma tant’è..ci ho provato e non è andata male.

Crescent City racconta la storia di tante forme d’amore. Parla di amicizia, di famiglia, di branco ma non solo. Racconta un mondo diviso in “case”, precisamente quattro al cui interno sono inseriti diversi esseri magici.
La protagonista è Bryce Quinlan, nata dall’unione di un uomo Fae e una donna umana, quindi definita “mezzosangue”. Lavora in una galleria d’arte assieme ad un folletto e a una chimera. Di notte passa da una festa ad un’altra, da uno sballo all’altro. Da un uomo ad un altro. La sua vita è apparentemente superficiale ma tutto cambia quando, durante una notte di bagordi, succede una cosa inaspettata. Bryce perde una persona a lei cara. 
Dopo due anni di silenzi il caso sulla morte di questa persona viene in qualche modo riaperto e per poterlo risolvere le viene assegnato un aiuto e una protezione: Hunt. 
Hunt è uno degli angeli più spietati e severi che ci siano in circolazione. La sua fama lo precede così come il terrore che semina attorno a sé. 
La convivenza tra i due è difficile sin da subito. Hanno due caratteri forti e non scendono a compromessi. In qualche modo però devono farlo per il bene di entrambi e di qualcosa di più grande che li circonda..

Come dicevo all’inizio è il mio primo approccio ai mondi immaginari creati dall’autrice e devo dire che nel complesso la lettura mi è piaciuta. Dopo un iniziale smarrimento (probabilmente un riassunto pratico all’inizio del libro sarebbe stato utile) ho capito meglio le gerarchie, i poteri, la classificazione degli esseri magici e la loro importanza. 
Non è stato facilissimo approcciarsi a questo nuovo mondo magico, probabilmente qualcuno di meno caparbio avrebbe rinunciato, chissà! Sono felice di aver insistito e non essermi persa d’animo quando rileggevo due volte lo stesso passo per comprendere meglio la situazione.
Poi la lettura è scivolata in un attimo. La narrazione è fluente e le dinamiche sono raccontate dal punto di vista dei diversi personaggi presenti nel libro. Questo dettaglio mi è piaciuto molto perché mi ha permesso di conoscere meglio quasi tutti i personaggi descritti e avere così una visione più ampia della storia, che definirei corale.
Sarah J. Maas ha una scrittura semplice ma allo stesso tempo avvincente, ironica e spietata. È stata una lettura interessante e travolgente e sopratutto ricca di colpi di scena. Le dinamiche emotive dei personaggi andavano di pari passo con l’infittirsi della trama creando un intreccio interessante e denso.
Mi è piaciuto il lento mutare del rapporto tra Bryce e Hunt (non lo vuoi forse mettere un po’ di pepe alla situazione?) e il consolidamento del loro legame. 
Qui troviamo una protagonista coraggiosa, che non si fa mettere i piedi in testa. Sveglia ed intelligente. Forte, determinata e a tratti fragile, 
Bryce mi è piaciuta. Nella sua umanità e generosità, nella sua premura e schiettezza è stata un’eroina degna di questa storia.

“Questo è il senso della vita Bryce. Vivere, amare, sapere che potrebbe sparire tutto domani. Rende ogni cosa molto più preziosa.”

Un paio di note dolenti hanno fatto si che il punteggio non fosse pieno:
- i refusi e gli errori ortografici;
- le eccessive parolacce e le frasi spinte - anche troppo - per raccontare momenti erotici.
Ho notato questo trend che rende la lettura a volte un po’ noiosa a mio avviso. Basterebbe molto meno per rendere comunque l’idea o qualche frase celata più elegante. Sono vecchia scuola? Possibile!

Ad ogni modo nel complesso questa storia mi è piaciuta e proseguirò nella lettura. È stato inevitabile affezionarsi ai personaggi e alla loro storia e quindi tornerò molto presto a Crescent City. 

“Tutto è possibile grazie all’amore.”


Valutazione:

★★★★/5

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