Fourth Wing - Rebecca Yarros
L'accademia militare di Basgiath è la famosissima scuola per diventare cavalieri di draghi più spietata ed elitaria che ci sia. Una volta entrati non si hanno altro che due possibilità: laurearsi o morire. Violet Sorrengail già si immaginava a passare i prossimi anni circondata dai suoi amati libri e immersa nel silenzio della biblioteca. Nulla di più lontano da ciò che le sta per accadere. Quella generalessa di sua madre le ha ordinato di unirsi alle centinaia di candidati disposti a qualunque sacrificio pur di diventare parte dell'élite di Navarra: i cavalieri di draghi. Ma Violet ha solo vent'anni e un corpo ancora poco allenato alla battaglia: la morte per lei potrebbe arrivare in un lampo. I draghi, infatti, non si legano agli umani «fragili», ma li inceneriscono. E la maggior parte degli studenti non si farebbe scrupoli nell'eliminare Violet pur di migliorare le proprie possibilità di successo. Senza contare che tutti gli altri la farebbero fuori volentieri pur di punire la temibile e potente madre, compreso Xaden Riorson, il cavaliere più forte e spietato del Quadrante. E così Violet ogni sera va a dormire con la sfida di riuscire a vedere l'alba del giorno dopo...
Recensione:
Ebbene sì, anche io ho letto Fourth Wing e - strano ma vero - non me ne sono pentita!
Metto subito le mani avanti, comincio dicendo che nella lettura ho trovato esattamente ciò che ho letto nelle recensioni di chi lo ha cominciato prima di me e nonostante il mondo del romantasy ( che vecchia che mi sento scrivendo questa parola) generalmente non mi si addica, Fourth Wing non è proprio da buttare. Dipende poi da cosa si cerca nella lettura ma nel mio caso non me la sento di bocciarlo completamente.
La protagonista è Violet, una ragazza tutto cervello che nella vita voleva fare la scriba ma purtroppo fa parte di una famiglia di cavalieri e quindi viene obbligata dalla sua severa madre ad entrare a far parte dell'accademia militare di Basgiath per diventare un cavaliere del drago. I pericoli sono in agguato in ogni dove e quando non ci si mette il suo corpo incompatibile con l’addestramento (a quanto pare Violet è capace di farsi male anche scendendo dal letto) la ragazza deve guardarsi le spalle semplicemente per il cognome che porta: Sorrengail.
Ad ogni modo Violet in qualche modo ce la fa. Riesce a superare la prima difficoltosa prova che è il Parapetto. Riesce a non farsi ammazzare usando l’astuzia e quello che ha imparato nei suoi adorati libri. Non è una che si arrende ..fino a quando non incontra Xaden Riorson. Colui che dovrebbe essere il suo più acerrimo nemico al quale suo malgrado sarà legata letteralmente “per la vita e per la morte”.
Rebecca Yarros crea un mondo che “funziona”. Crea un’Accademia che forgerà le nuove leve per proteggere Navarra. Introduce i draghi e racconta del loro legame con il cavaliere che scelgono e al quale concedono doni eccezionali e diversi tra loro. Porta il lettore ad un grado di intrattenimento adeguato ed è ricco di colpi di scena.
Nonostante le difficoltà fisiche Violet non si scoraggia e ci prova. “Non morirò oggi” è il suo mantra e stringendo i denti ce la fa. Soffrendo ce la fa. Finalmente trovo una protagonista femminile che sgomita nel mondo, coraggiosa e forte.
I personaggi di questa storia sono belli. Xaden in primis (e poteva essere diversamente?) e il grado di tensione tra lui e Violet, il legame che oserei definire indissolubile che si crea è interessante. Il tutto è sufficientemente equilibrato fino a metà circa del libro, poi diventa leggermente comico (passatemi il termine) per poi tornare serio.
Fourth Wing ha delle lacune e le ho trovate tutte nella lettura. Per certi aspetti Rebecca Yarros sembra aver attinto da altri mondi magici per raccontare il suo. L’uso eccessivo di parolacce come intercalare e le dettagliate scene di sesso potevano esserci risparmiarci serenamente.
Sono riuscita a superare queste note negative perché l’autrice scrive bene. La narrazione è fluente, il contesto è interessante ed è stato difficile per me posare il libro.
Credo che i continui combattimenti, la lotta per la sopravvivenza e il cameratismo di Violet con i suoi compagni sia stato un mix vincente per rendere il libro appetibile e per niente noioso.
Leggerò il secondo? Sicuramente.
Lo prenderò per come viene? Ovvio. Non mi aspetto niente di diverso da ciò che ho letto in questo primo volume. Lo leggerò con spensieratezza e con la sana voglia di farmi qualche risata qua e là.
In una cosa Rebecca Yarros è riuscita perfettamente: anche io voglio un drago tutto mio.
Valutazione:
★★★★/5
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