Le nebbie di Avalon. Parte prima - Marion Zimmer Bradley

Harper Collins | 601 pag. | 22,00 €
Trama:

Potente maga dotata della Vista, Morgaine ha sempre avuto la capacità di scrutare nella mente delle persone e di conoscere i loro pensieri. Ora, in là con gli anni e in pace con il mondo e con se stessa, ha deciso di ripercorrere la propria vita e di narrare l'epica storia dell'ascesa e della caduta di Camelot. E ha scelto di farlo non attraverso le gesta eroiche dei cavalieri della Tavola Rotonda, ma attingendo a ciò che il suo potere le ha permesso di conoscere, per dare finalmente voce alle donne che, insieme a lei, hanno visto il mondo che conoscevano cambiare radicalmente e l'Isola Sacra di Avalon svanire per sempre nelle nebbie. È una storia che inizia quando Morgaine è ancora bambina, con una visione che annuncia a sua madre Igraine l'imminente visita della sorellastra Viviane, la Dama del Lago, e di Taliesin, il Merlino di Britannia, messaggero degli Dei. Sono giunti fino a Tintagel per annunciarle che sarà lei a portare in grembo il Sommo Re, l'uomo destinato a salvare il regno e a garantire la pace e l'unità tra i popoli. Stanca di essere una pedina al servizio di poteri più grandi, Igraine cerca di ribellarsi con tutta se stessa a quella profezia. Ma non si può sfuggire al destino, e ben presto la giovane donna si trova in viaggio verso Londra e verso un futuro che cambierà non solo la sua vita, ma anche quella di sua figlia Morgaine. 

Recensione:

La lettura di “Le nebbie di Avalon” è stata per me una sessione di palestra mentale, aprire la finestra su mondi sconosciuti, vedere le cose da un punto di vista completamente diverso.
Tutti, per un motivo o per l’altro, ricordano Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda, Lancillotto e Ginevra, Camelot e Morgana. Forse qualcuno ha visto dei film a riguardo, altri si sono documentati leggendo libri. Ebbene, tutto ciò che è stato visto o letto fino ad ora non si avvicina nemmeno un po’ a questa storia.

La scena si apre con Igraine, sorella di Viviane. Lei è la prescelta, lei sarà la madre di colui che riunirà i popoli romani e i popoli di Avalon separati da due religioni diverse ma che - in realtà - credono nelle medesime cose. Il re che veglierà su tutti loro sarà Artù. Figlio di un re romano e di una regina proveniente da Avalon.  Igraine, già sposata e madre di Morgaine, dovrà arrendersi al susseguirsi degli eventi nonostante la sua iniziale reticenza per il volere della Dea. Accetterà il suo destino e ciò che le serberà.
Qui il protagonista non è Artù, bensì lui è nelle mani della Dea e del destino che essa ha tracciato per lui. Deve seguire una strada già segnata, è la pedina in gioco per un bene più grande. E chi muove le fila di tutto ciò? Viviane, la Dea del Lago, colei che segue il volere della Dea.
 
Questo è un libro di donne. Protagoniste indiscusse. E di uomini troppo impegnati a fare la guerra per capire i disegni più grandi.

“Le nebbie di Avalon” è un libro completamente diverso da quello che mi aspettavo di leggere. Immaginavo duelli gloriosi, amori struggenti e un pizzico di magia. Ho trovato tutt’altro e nonostante uno spaesamento iniziale sono riuscita ad inserirmi nella trama e a seguire il senso logico di ogni cosa.

È una lettura complessa, a tratti prolissa e i ragionamenti vengono ripetuti più e più volte. All’inizio è stato un bene, perché così potevo fissare i concetti, verso la fine però l’ho trovato un po’ “pesante”. Devo ancora capire se mi è piaciuto a tal punto da voler leggere il seguito subito o aspettare e vedere se mi viene voglia di sapere come va a finire. 
Marion Zimmer Bradley ha fatto un lavoro incredibile. Indiscutibilmente complesso, a tratti troppo elaborato per la comprensione a prima lettura, ha pubblicato un libro diverso da tutto ciò che ci si può immaginare di leggere e devo dire che nonostante la fatica mentale mi ha stimolato molto e mi ha appassionato.
C’erano momenti in cui non riuscivo a smettere di leggere, momenti in cui arrivavo ad un punto saliente e dovevo capire cosa sarebbe successo. Altri invece troppo ricchi di dettagli inutili per la trama e lo svolgimento della narrazione.
All’inizio avevo il timore di non riuscire a cogliere la “filosofia” che si cela dietro ogni riga ma in realtà non è stato difficile immergermi nella cultura celtica raccontata e nel contesto storico in cui è ambientata la storia. 
È stato un viaggio lungo e talvolta sfiancante di più di seicento pagine dove le protagoniste sono le donne, come dicevo prima. Morgana è forte e coraggiosa. È duchessa di Cornovaglia, sacerdotessa di Avalon e sorella di Artù. È un personaggio intricato e nel contempo disarmante. Forte e fragile a seconda di ciò che le succede. Ho trovato detestabile - invece - Ginevra. Per me non è all’altezza di Artù  come marito e re. In certi momenti ho sperato in un atto di ribellione da parte di quell’uomo retto, gentile ed innamorato ma purtroppo non è successo!
Viviane per me resta il personaggio più enigmatico. È evidente la sua devozione nei confronti della Dea e la sua incrollabile fede in essa. Eppure di fronte a certe situazioni sono rimasta sgomenta e perplessa. Sono più che certa che con il secondo libro (che dovrebbe chiudere le vicende di questa storia) ogni tessera del puzzle andrà al suo posto. Nonostante questo ho ammirato la sua certezza che tutto vada come deve andare.

Cercando di tirare le somme, anche se è davvero difficile, “Le nebbie di Avalon” è un’immersione totale in un mondo completamente sconosciuto. È il racconto di donne forti che si piegano (ma non sempre) al volere della Dea. È la scoperta di una cultura pagana interessante e più “libera” rispetto a quella inculcata al mondo occidentale da diversi secoli. Forse potrebbe essere un libro poco stimolante per alcuni, per altri noioso o avvincente. 
Mi sento di dire, però, che in ogni caso è disarmante. Perché non appena si crede che una cosa vada in una certa direzione, ebbene tutto cambia rotta e senso. L’ho trovato nonostante tutto intrigante e mi ha affascinato la cultura di cui parlavo prima, così lontana da quella conosciuta da me. Potrebbe essere una bella avventura, ma se non dovesse piacere non c’è da disperarsi. Ci sono tantissime altre letture in attesa di essere scoperte.

Valutazione:

★★★★/5

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