Le aquile della notte - Alice Basso


Garzanti | 360 pagine | 16,05 €
Trama: 

Langhe, 1935. La fuliggine delle fabbriche lascia il posto al dolce profilo delle colline infiammate dai colori dell’autunno. Mentre guarda il paesaggio che scorre dal finestrino del treno, Anita sa che ad attenderla non è una vacanza, ma una trasferta di lavoro per la rivista di gialli «Saturnalia», in compagnia dell’immancabile Sebastiano Satta Ascona. Per lei è così raro lasciare Torino che tutto le sembra meraviglioso. Inoltre è il periodo della vendemmia, il momento ideale per visitare le Langhe. Se non fosse che, pochi giorni dopo il suo arrivo, il corpo di un ragazzo viene trovato al limitare del bosco. In quel breve lasso di tempo, Anita ha scoperto che, insieme ad altri coraggiosi coetanei, il giovane faceva parte di un gruppo scout, in segreta violazione dei divieti imposti dal regime. Anita rimane affascinata da quella dimostrazione di carattere. E intanto, forse ispirata dal rosso del vino e dai mille volti di una terra ricca di inaspettati misteri, si avvicina come mai accaduto prima a Sebastiano. Ma perdere il controllo è un rischio, soprattutto se ci sono una verità da scoprire e la morte di un ragazzo a cui rendere giustizia. Anita è consapevole che solo le parole dei suoi amati detective possono mostrarle la strada verso la verità. Anche se il coraggio di non fermarsi davanti a nulla deve trovarlo dentro di sé. E ora ha bisogno di molto coraggio, perché i fili delle sue intuizioni la portano dove non avrebbe mai immaginato. L’appuntamento annuale con i libri di Alice Basso è finalmente arrivato. Trecentosessantacinque giorni possono sembrare lunghissimi, ma l’attesa è ripagata quando ci si tuffa nelle sue storie. Anita è di nuovo qui e con lei i racconti gialli che hanno fatto la storia della letteratura. Sullo sfondo dei vigneti incantevoli delle Langhe, la morte arriva puntuale, ma anche l’amore. Nessuno dei due in modo semplice, questo ormai Anita l’ha capito. 

Recensione:

- POICHÈ È IL QUARTO LIBRO DI UNA SERIE POTREBBERO ESSERCI SPOILER - 

Sebbene il quartier generale di “Saturnalia” sia Torino, i due protagonisti si trovano a lavorare nelle Langhe per una settimana. Sauro Bonatti, quasi futuro suocero di Sebastiano, vuole avviare quest'ultimo al mondo del vino e della campagna e per riuscire a trascinarlo fuori dalla città acconsente che anche Anita venga con loro una settimana in trasferta. In questo modo il redattore e la dattilografa possono lavorare mezza giornata e l'altra metà sono impegnati in altre occupazioni.
Il soggiorno nelle terre del barolo subisce uno scossone quando un giovane ragazzo viene trovato morto alle prime ore dell'alba. Non c'è bisogno di dire che Anita e Sebastiano lo avevano conosciuto il giorno precedente. La loro è forse una maledizione? Cominciano a crederlo. Ovviamente iniziano a farsi domande perché tutto è molto fosco. C'è poco di definito e sensato. È il momento che J.D Smith scopra cos'è realmente successo.

In un'Italia pronta alla guerra in Abissinia, qualcuno contrario c'è.  Qualcuno che trama nell'ombra o che vive la sua libertà lontano dagli occhi di tutti. Anita è Sebastiano ne sono sempre più consapevoli, non sono soli, ma qual è il prezzo da pagare per tutto questo?

Quarto appuntamento con Alice e Sebastiano e devo ammettere che questo, al momento, è il mio preferito tra i libri pubblicati fino ad oggi. Perché? Per diversi motivi. Forse il cambio di scenario dato che è ambientato nelle Langhe e non a Torino. Forse ho trovato più briosa e divertente la scrittura. Forse, finalmente, i protagonisti sono più consapevoli di ciò che provano e di ciò che vorrebbero (che non sempre coincide con ciò che possono avere realmente). Tutto questo insieme di cose ha fatto si che la lettura scorresse troppo, davvero troppo velocemente. Ho adorato tutto. Le scaramucce tra Anita e Sebastiano. L'ambientazione in posti meravigliosi del Piemonte e la storia di per sé per niente banale e che può essere uno spunto di riflessione. Ho provato un'insolita simpatia per Mavi che al momento sembra troppo ingenua e a Corrado darei volentieri uno scappellotto sulla testa. 
Finalmente in questo libro i non-detti della storia precedente prendono forma. Vengono, appunto, detti. Si vede un cambiamento, seppur minimo, nel rapporto tra Anita e Sebastiano e tutto sarebbe tutto più semplice se.. 
Se..tante cose. Ma se c’è una cosa che abbiamo capito è che le cose semplici non piacciono e i due hanno davvero tanta strada da fare ancora.
Basterebbe più coraggio probabilmente o semplicemente meno paura di ciò che potrebbe accadere. Sono tempi difficili quelli che stanno vivendo. L’Italia si avvicina sempre di più al secondo conflitto mondiale, la censura è dietro l’angolo e le punizioni sono sempre più severe. La poste in gioco è davvero troppo alta per tutti.

In questo libro finalmente Anita e Sebastiano si avvicinano come sarebbe dovuto accadere già nel precedente. Alice Basso ha voluto accontentare noi lettori con una delle scene più belle di tutta la saga e chissà se ci sarà ancora tanta dolcezza e amarezza insieme nel prossimo libro. Perché sì, un nuovo libro ci sarà sicuramente. Sono bastate le righe finali per capire che qualcosa accadrà ai giovani protagonisti e adesso non si può fare altro che attendere il prossimo volume con trepidante attesa! Sperando che le nostre aspettative di lettori siano appagate.

"Non è finita finché non è finita, signorina"

P.s

Alice Basso so che non leggerai mai questa recensione ma ti sono infinitamente grata per la pagina 275, aspettavo questo momento dall’inizio della storia!! (Chi ha letto o leggerà il libro capirà!!)

Valutazione:

★★★★★/5

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