Il primo sole dell’estate - Daniela Raimondi

Editrice Nord | 385 pagine | 19,00 €

Trama:

È una casa fredda, quella in cui cresce Norma, in cui i genitori non si separano per quieto vivere e gli abbracci si contano sulle dita di una mano. Forse è per questo che, quando Norma è lontana dalla famiglia, tutto le sembra più bello. Come le estati passate dai nonni, a Stellata, un paesino in cui il tempo sembra essersi fermato ed è reso ancora più magico dai racconti di nonna Neve, che parlano di una famiglia di sognatori e di sensitivi e della zingara che ha segnato la loro strada. E poi, sempre a Stellata, c'è Elia, compagno di giochi e di confidenze. Tuttavia, quando l'infanzia cede il posto all'adolescenza, Norma scopre di avere paura dei nuovi sentimenti che la legano a Elia e decide di interrompere la loro amicizia. Passeranno molti anni prima che i due si ritrovino a Londra e il loro rapporto si trasformi in un amore adulto e totalizzante, ma il destino sta scrivendo per lei un'altra pagina, una pagina che è incominciata a Stellata e finirà molto lontano, in Brasile. Perché i sogni hanno sempre un prezzo e la felicità è un dono che si conquista attraverso la fatica.

Recensione:

I libri che raccontano saghe familiari sono sempre un'arma a doppio taglio. Se la storia è bella, può essere la lettura dell'anno, se è confusionaria quella da dimenticare quanto prima.

"Il primo sole dell'estate" mi ha catturato molto presto incatenandomi a Stellata, un paesino dove si parla in dialetto, dove le voci corrono veloci e tutti, a modo loro, si vogliono bene.
È un libro che racconta di Neve sposa giovanissima e madre di dieci figli che quando è felice profuma di rosa. Racconta di Elsa, una donna che ha dovuto imparare presto ad indossare il ruolo di moglie e madre. Racconta di Donata, ragazza impavida e tremendamente determinata, purtroppo sfortunata. Infine racconta di Norma, la protagonista indiscussa di questo romanzo. Racconta della sua vita, del suo fuggire, del rapporto complicato con sua madre e dell’amore della sua vita.
È la storia di donne forti ma non solo. Racconta anche di uomini che hanno provato a star loro accanto e con qualche difficoltà qualcuno c'è riuscito e qualcun altro no.

Il libro è diviso in tre parti che raccontano la crescita di Norma. La giovinezza, il grande amore, la maturità. È una suddivisione che non lascia niente al caso perché racconta le svolte che hanno cambiato nel profondo la protagonista. Norma..cosi desiderosa d'amore. Così fragile e allo stesso tempo forte. Non è difficile affezionarsi a lei, è più complicato capire certi lati del suo carattere. Approvare determinate scelte ed issare muri così spessì ed invalicabili nei confronti di sua madre.

È il primo libro che leggo di Daniela Raimondi (sebbene abbia in libreria "la casa sull'argine) e sono rimasta soddisfatta. È una saga familiare a tutti gli effetti. Il racconto comincia nel 1947 quando Elsa da alla luce Norma e finisce nel 2015. 
68 anni di storia che scivolano rapidi. Tanti anni in cui succedono una quantità di cose incredibile e non vengono raccontati solo i fatti che succedono ai vari personaggi ma anche ciò che accade nel mondo. 
È un libro completo che cala nella parte i vari protagonisti e ne forgia il carattere rendendoli ciò che sono.
È una lettura che è scivolata via in un attimo complici i capitoli brevi e i paragrafi altrettanto corti. La scrittura di Daniela Raimondi ha saputo coinvolgermi senza annoiarmi. 
All'interno di queste pagine proviamo vermente una moltitudini di emozioni. Gioia, felicità, amore e non può mancare un po' di tristezza.
Ogni cosa, però, ha il suo perché, niente viene lasciato al caso e alla fine proprio nelle ultime pagine, il cerchio del racconto viene chiuso e il lettore non può che rimanerne soddisfatto.

Nel complesso il libro mi è piaciuto. Ormai è risaputo che sono un'amante delle saghe familiari e questa storia è stata all'altezza delle aspettative. A breve leggerò anche il primo libro pubblicato dall'autrice per la casa editrice NORD e spero di poter rivivere le bellissime sensazioni provate leggendo queste pagine.

Piccola nota: 

Non è indispensabile leggere prima “la casa sull’argine” perché i protagonisti, seppur appartenenti alla stessa famiglia, cambiano. Però (c’è sempre un però) forse sarebbe meglio leggerli in ordine di uscita per avere un quadro più completo e generale della storia.

Valutazione:

★★★★/5

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