Metti una sera d'estate: Duo De André.
Solstizio d’estate, un paese sui colli vicentini, l’aria fresca che accompagna la fine del giorno più lungo dell’anno. Questo è lo sfondo di una bellissima serata che ha visto protagonista la poesia di De André. Com’è stato possibile? |
Andrea Filippi (voce, chitarre, percussioni e piano) e Valeria Zanella (violino e voce) in arte Duo De André con enorme bravura e sensibilità hanno portato in scena i brani più celebri e significativi tra le opere del cantante genovese. Con un po’ di sana agitazione iniziale hanno rotto presto il ghiaccio i due giovanissimi ragazzi veneti che nella piazzetta Godi di Barbarano si sono sentiti subito a casa.
C'era una bandiera della pace posata sul piano per nascondere i fili (ironizza Andrea). In realtà significa molto di più. È un'ode alla pace, alla libertà, all'amore vero e privo di discriminazioni. È il simbolo delle battaglie portate avanti da Fabrizio De André con grande umiltà.
E la stessa umiltà era evidente in quei due ragazzi giovanissimi. Andrea, che più di una volta tra un brano e l'altro si accertava che andasse tutto bene e Valeria, che nascosta dietro al violino, lo ha accompagnato in maniera magistrale. È stata una serata bellissima che si è aperta con l'iconica canzone "La guerra di Piero", inno contro tutte le guerre e si è conclusa in modo allegro con "Il pescatore". Era impossibile ricordare tutte le poesie di De André ma i due artisti sono riusciti a rendere giustizia a tantissime di esse cantandone moltissime, anche se con poche frasi.
Il risultato finale è stata una piazza in fiamme che cantava insieme a loro, applaudiva a tempo di musica (o quasi). Dal religioso silenzio durante "Hotel Supramonte" all'ilarità scatenata da "Don Raffaè". Non è mancato nulla, nemmeno De André che era presente in ogni frase e nota.
Il Duo De André ha saputo tenere benissimo il palco, ha reso partecipe l'intera piazza e ha dato dimostrazione di una preparazione e bravura enormi per la loro giovanissima età.
È stata una serata poetica, una di quelle serate in cui si è contenti di essere nel posto in cui ci si trova, circondati da persone con le stesse passioni.
E il merito va interamente ad Andrea e Valeria. Eccezionali, pieni di talento e umili. Prossimamente saranno impegnati in diversi spettacoli in giro per l'Italia e non resta che augurare loro buona fortuna (anche se non ne hanno bisogno!).
Concludo così, ricordando un poeta le cui opere sono più attuali che mai:
"E se gli sparo in fronte o nel cuore
Soltanto il tempo avrà per morire
Ma il tempo a me resterà per vedere
Vedere gli occhi di un uomo che muore"
Foto di pessima qualità (mi sono goduta il concerto!) |
Commenti
Posta un commento