La casa sul mare celeste - TJ Klune

Mondadori | 398 pag.| 18,00 €


Trama:

Linus Baker è un assistente sociale impiegato al Dipartimento della Magia Minorile. Il compito che esegue con scrupolosa professionalità è assicurarsi che i bambini dotati di poteri magici, cresciuti in appositi istituti in modo da proteggere quelli "normali", siano ben accuditi. La vita di Linus è decisamente tranquilla, per non dire monotona: vive in una casetta solitaria in compagnia di una gatta schiva e dei suoi amati dischi in vinile. Tutto cambia quando, inaspettatamente, viene convocato nell'ufficio della Suprema Dirigenza. È stato scelto per un compito inconsueto e top secret: dovrà recarsi su un'isola remota, Marsyas, e stabilire se l'orfanotrofio diretto da un certo Arthur Parnassus abbia i requisiti per rimanere aperto. Appena mette piede sull'isola, Linus si rende conto che i sei bambini ospitati nella struttura sono molto diversi da tutti quelli di cui ha dovuto occuparsi in passato. Il più enigmatico tra gli abitanti di Marsyas è però Arthur Parnassus, che dietro ai modi affabili nasconde un terribile segreto. Un'incantevole storia d'amore ambientata in una realtà fantastica, meravigliosamente narrata, su cosa significhi accorgersi che, a volte, si può scegliere la vita che si vuole. E, se si è abbastanza fortunati, magari quella vita ci sceglie a sua volta.

Recensione:

Non sono solita fare letture “a tema” innanzitutto perché non mi piace programmare le letture e poi perché prendendo i libri in biblioteca mi affido al loro arrivo. Così è capitato per “la casa sul mare celeste”. È capitato nel mese di Giugno, il mese che celebra la parità dei diritti di genere e l’amore in ogni forma senza discriminazione e non potrei che esserne più felice.

Questo libro racconta la storia di un orfanotrofio (anche se è più giusto definirla casa), situato su un’isola, dove sei bambini con doni speciali o di natura speciale vengono seguiti da Arthur Parnassus con l’aiuto di Zoe (spirito della natura). Il loro equilibrio viene interrotto dall’arrivo di Linus Baker, un assistente sociale, che deve valutare lo stato in cui vivono i bambini e ciò che li circonda. Questa ispezione dura il tempo di un mese..e in così poco tempo possono succedere tante cose. Tutto può cambiare radicalmente, anche ciò che si credeva scolpito sulla pietra. Inizia così una nuova avventura per Linus, uomo abitudinario, cresciuto in città, che non ha mai visto il mare e che ha conosciuto poco il calore umano. 

Linus è un uomo buono, guidato da valori importanti e che crede di essere nel giusto. Arthur, l’istitutore, è paziente, incredibilmente affezionato ai bambini, forse troppo protettivo ed è gentile. Per non parlare dei bambini. Non appena ho imparato a conoscerli mi trovavo a sorridere per le battute, le marachelle e il loro modo di vivere le situazioni e i momenti più delicati. Mi sono affezionata subito a quella casa fatta di essere speciali che hanno l’unica “colpa” di essere diversi e quindi di far paura a chi non li conosce.

Questo libro insegna che la diversità è bella, che nessuno è un uguale a nessun’altra persona e che non si deve avere paura di ciò che non si conosce. Questo libro insegna che i pregiudizi sono l’arma peggiore che fomenta l’ignoranza, che bisogna comprendere e poi (forse) giudicare. Bisogna conoscere e poi agire.
E insegna, anche, che l’amore può avere molte forme e che tutte sono belle allo stesso modo, che sono giuste allo stesso modo! Questo è un libro che tratta l’inclusione e nel modo più dolce l’amore omosessuale. 

È un libro adatto ad adulti e bambini. Non sono mancati i momenti divertenti, così come quelli spiritosi e toccanti. È stata un’avventura troppo breve nella quale mi sono affezionata a tutti, ma proprio tutti i personaggi.
Secondo me si può perdonare qualche comportamento di Linus e qualche parte un po’ troppo stucchevole ma per il resto l’ho trovato godibilissimo e bellissimo. 
TJ Baker con la sua scrittura semplice e genuina ha raccontato temi importantissimi. L’ha fatto con semplicità senza risultare ovvio o scontato e secondo me questo aspetto è stata la chiave di volta che ha reso la lettura piacevole.
Da oggi in poi consiglierò questo libro a chiunque, rientra nella top ten dei miei libri preferiti, quei libri che consiglieresti ad occhi chiusi con la certezza che non sbaglierai.
È un peccato averlo scoperto solo ora e allo stesso tempo è un peccato averlo letto..perché è uno di quei libri che vorrei dimenticare per poterlo rileggere.
Ai fortunati che lo leggeranno per la prima volta: assaporate ogni pagina e apprezzate ogni personaggio anche da parte mia.

“L’odio fa molto rumore, ma ti accorgerai che è solo perché le persone che gridano sono poche e vogliono disperatamente farsi sentire. Magari non riuscirai a fargli cambiare idea, ma se tieni a mente che non sei solo, vincerai tu.”




Valutazione:

★★★★★/5

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