Tenebre e Ossa - Leigh Bardugo
Mondadori | 234 pag | 17,90 € |
Trama:
"Il dolore e la paura mi vinsero. Urlai. La parte nascosta dentro di me risalì con impeto in superficie. Non riuscii a fermarmi. Il mondo esplose in una sfolgorante luce bianca. Il buio si infranse intorno a noi come vetro".
L'orfana Alina Starkov non ha grandi ambizioni nella vita, le basterebbe fare al meglio il suo lavoro di apprendista cartografa nell'esercito di Ravka, un tempo nazione potente e ora regno circondato dai nemici, e poter stare accanto al suo buon amico Mal, il ragazzo con cui è cresciuta e di cui è innamorata da molto tempo. Ma il destino ha in serbo ben altro per lei. Quando il loro reggimento attraversa la Faglia d'Ombra, la striscia di oscurità quasi impenetrabile che taglia letteralmente in due il regno di Ravka, lei e i suoi compagni vengono attaccati dagli esseri spaventosi e affamati che lì dimorano. E proprio nel momento in cui Alina si lancia in soccorso dell'amico Mal ferito gravemente, in lei si risveglia un potere enorme, come una luce improvvisa e intensa in grado di riempirle la testa, accecarla e sommergerla completamente. Subito viene arruolata dai Grisha, l'élite di creature magiche che, al comando dell'Oscuro, l'uomo più potente di Ravka dopo il re, manovra l'intera corte. Alina, infatti, è l'unica tra loro in grado di evocare una forza talmente potente da distruggere la Faglia e riunire di nuovo il regno, dilaniato dalla guerra, riportandovi finalmente pace e prosperità. Ma al sontuoso palazzo dove viene condotta per affinare il suo potere, niente è ciò che sembra e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le ombre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore.
Recensione:
Dopo aver letto “Sei di corvi” ho deciso di tornare nel GrishaVerse per lasciarmi trasportare da una storia accattivante. Ho deciso di tornare in un mondo ormai familiare con la sicurezza di evitare un flop letterario. Dopo le ultime letture che si sono dimostrate mediocri non avevo intenzione stavolta di sbuffare ancora. Volevo una certezza e l’ho trovata…in parte.
La protagonista è Alina, una cartografa apprendista. È orfana come Mal, il suo migliore amico ed ex compagno di giochi. Lui è un tracciatore, il migliore in circolazione, ed entrambi si trovano impegnati in una missione con scarse possibilità di riuscita. Il loro scopo è quello di attraversare la Faglia d’Ombra per documentare ciò che si trova al suo interno e arrivare dall’altra parte di Ravka. Durante l’attraversamento, quando l’oscurità incombe su di loro così come gli essere che la popolano, Alina per proteggere il suo migliore amico e sé stessa dimostra di avere un potere che ha sempre tenuto nascosto dentro di sé, un potere che a lei sconosciuto.
Comincia così per lei una nuova vita, nuove amicizie e un nuovo scopo. Non è più semplicemente un’orfana cartografa. È un’Evocaluce e può distruggere la Faglia d’Ombra.
Ma la strada nuova è migliore e sicura della precedente? Chi la circonda le sta dicendo la verità?
Mi è capitato spesso di provare una sorta di “odio” nei confronti delle protagoniste femminili delle saghe fantasy che devono salvare il mondo. Alina, purtroppo, non è l’eccezione che conferma la regola. Sin dai primi istanti, quando le cose hanno cominciato a farsi più complesse e articolate, ho provato avversione nei suoi confronti. Immatura, sciocca e facile preda delle emozioni. Se qualcuno mi dovesse chiedere di descriverla userei queste parole. Quando, però, il contorno, i personaggi principali e la storia sono ben salde allora si può soprassedere sulla protagonista in se per godere degli intrecci che vengono narrati.
“Tenebre e Ossa” è questo per me: il ritorno ad un posto a me caro. Un mondo diverso ma allo stesso tempo familiare. Una storia incalzante e per niente noiosa. È meno ironico di “Sei di corvi” però è comunque interessante.
Ho letto questa storia d’un fiato. Complici le serate uggiose e le pagine grosse che compongono l’edizione che ho letto.
Leigh Bardugo scrive benissimo (anche se ho trovato qualche refuso di traduzione) e il GrishaVerse funziona bene! Al di là della protagonista che mi ha lasciato abbastanza indifferente, attorno a lei ruotano personaggi e storie godibilissimi!
Se devo trovare una nota stonata, un particolare che mi ha fatto storcere il naso, devo dire che forse a differenza di “Sei di corvi”, ho trovato “Tenebre e Ossa” più adolescenziale e meno spigliato. In queste pagine ho riconosciuto l’impronta che lo definisce young adult. Nonostante questo lo promuovo a pieni voti e prossimamente tornerò ad immergermi nel GrishaVerse con la lettura del secondo capitolo. Credo di aver trovato il mio feticcio, quell’autrice che può risollevarmi e allontanarmi dal blocco del lettore. Vedremo come proseguirà la storia.
Valutazione:
★★★★/5
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