Carlo e Camilla: dal coronamento del loro amore all'incoronazione.


Sei Maggio 2023. Questa data verrà ricordata sia dai monarchici che dai repubblicani. Un giorno storico atteso 70 anni (non da tutti) dove finalmente abbiamo potuto assistere ad uno dei riti più antichi e importanti della monarchia britannica. Dopo tanti anni di "apprendistato", Carlo viene proclamato formalmente Re e dopo essere stato unto con l'olio santo, arrivato direttamente da Gerusalemme, indossa la corona di Sant'Edoardo. Carlo appare emozionato e Camilla più sorridente del solito. Diversa gente è accampata ai bordi del The Mall da giorni e tutta la città è in fermento. C'è aria di festa praticamente ovunque e forse era ciò che ci voleva dopo il solenne funerale di stato di Elisabetta  II.
C'è ancora chi rimpiange la Regina e chi guarda a Carlo con speranza e solidarietà. Non è facile succedere ad un personaggio storico che ha regnato per settanta lunghi anni ma con oggi la seconda era elisabettiana ha fine per lasciare spazio ad un nuovo inizio.
Da quanto Elisabetta II è morta, ho guardato con curiosità la figura di Carlo che per me è sempre passata in secondo piano. Ho deciso di conoscere meglio questo Re e di capire (per come mi è possibile) il suo legame con Camilla. 
Ne è uscita una lettura interessante e per niente noiosa, forse un po' di parte ma nemmeno eccessivamente. Chi sono Carlo e Camilla? Chi sono i nuovi sovrani di un regno più moderno e cosmopolita che mai?

TEA | 392 pag.| 12,00 € 

Si può dire che la loro è una storia che ha superato gli anni, i drammi e le sofferenze.
Di Carlo si sa tutto. Erede all'età di quattro anni, sin da piccolo passa più tempo con la nonna materna e sua sorella Anna che con i genitori impegnati a governare un regno. Ha un rapporto conflittuale con il padre, che lo definisce un romantico. Mentre sua madre lo osserva da lontano e interviene solo quando è necessario. Del matrimonio fallito con Diana sappiamo tutto, anche troppo. 
Di Camilla si sa meno, complice il fatto che è sempre stata molto riservata, lei preferisce stare all'ombra di Carlo senza offuscarlo con la sua presenza.
Camilla Shand, classe 1947, nasce al King's College Hospital di Londra in una famiglia agiata quanto basta ben inserita nell'aristocrazia inglese. 
Cresce felice e spensierata in una famiglia unita e sin da piccola dimostra doti del suo carattere che la caratterizzeranno anche in età adulta. È tenace, curiosa, schietta e divertente. Chi le sta accanto non può fare a meno di ridere alle sue battute taglienti e talvolta caustiche.
Nel 1967 Camilla incontra Andrew Parker Bowles e comincia così la loro "rovente" storia d'amore.
Andrew si dimostra sin da subito inaffidabile, donnaiolo e molto incline al tradimento. Camilla decide di farlo ingelosire e con chi, se non lo scapolo più ambito del Regno Unito? 
Galeotto fu l'incontro tra i due ad una partita di polo. 

È così che è cominciata la loro storia d'amore che ha attraversato decenni ed innumerevoli prove. Carlo all’epoca aveva poco più di trent’anni e non era sposato. Il suo compito era quello di trovare la moglie “giusta” per dare un erede alla nazione. Camilla non aveva i requisiti necessari perché secondo la casa reale la futura Principessa del Galles doveva essere una ragazza giovane, illibata e appartenente all’aristocrazia inglese. Sappiamo che “la Ditta” (così il principe Filippo chiamava la casa reale) ha spinto Carlo nelle braccia di Diana attuando una grande opera di convincimento, il resto della storia la conosciamo.
Camilla sposa Andrew e poco dopo Carlo sposa Diana. Agli occhi di tutti i due sembrerebbero aver dimenticato la cottarella passeggera ma in realtà non è così. Si telefonano spesso, si mandano lettere accorate e piene d’amore. Camilla è l’unica in grado di capire un uomo molto sensibile e fragile, che ha anteposto il bene della nazione dimenticando i propri sentimenti. Lei è una roccia per lui e sa dargli ascolto a differenza di Diana. Il loro resta un amore platonico sicuramente per i primi cinque anni di matrimonio di Carlo poi, quando lui si rende conto che tutto è naufragato, torna tra le braccia del suo unico amore e vivono il loro sentimento nascondendosi da tutti. Ci provano.. ma i risultati non sono dei migliori. Il “Camillagate” (le intercettazioni di una loro telefonata privata e molto intima) è la prova di forza di un amore che si consolida anziché sgretolarsi. Camilla sopporta di tutto in silenzio. Si barrica dentro casa e pazientemente aspetta che sciami il caos mediatico che la circonda. Credo sia stata questa la sua arma vincente: il silenzio.
Diana aveva un rapporto conflittuale con la stampa. Li rifuggiva e allo stesso tempo aveva bisogno di loro. Camilla invece non ha mai fatto una dichiarazione, è sempre stata al suo posto. Avrebbe potuto arricchirsi enormemente raccontando la sua storia con Carlo ai tabloid inglese invece non ha fatto niente di tutto ciò per amore di quell’uomo che doveva averci a che fare tutti i giorni con il click dei fotografi.
Dopo la tragica morte di Diana la loro storia d’amore vive una battuta d’arresto. Non si incontrano spesso ma si sentono al telefono quotidianamente. Sanno che la nazione deve elaborare il lutto, come  William e Harry. Anche Carlo deve elaborare la tragica perdita. Nonostante le battaglie legali, le urla e le scenate Diana era la madre dei suoi figli ed era legato alla ragazza che aveva conosciuto, meno alla donna che era diventata.
Anche nel dolore Camilla resta essenziale per Carlo. Lo rassicura, gli dà consigli e cerca assieme a lui il modo migliore di gestire le cose. Per loro inizia un’opera di riabilitazione davanti all’opinione pubblica che durerà anni durante la quale dimostrano pazienza e sicurezza. Sono innamorati più che mai, sono “liberi” e non ci sono più impedimenti affinché possano amarsi in pubblico. Carlo dirà più volte alla madre che Camilla “ non è negoziabile” e davanti ai loro sforzi, dopo diverso tempo, non può che accettare l’amore del suo erede e successore.
Ne hanno fatta di strada i due ragazzi che si sono conosciuti ad una partita di polo. Dai campi terrosi e umidi al balcone di Buckingham Palace con una corona in testa. Credo che loro siano il simbolo di un amore forte e saldo. Un amore che è stato in grado di sopportare qualsiasi tempesta. Ed eccoli lì a distanza di tanti anni, insieme, con lo sguardo rivolto verso la stessa direzione.
Solo una cosa resta da dire: God save the King.



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