La banda dei brocchi - Jonathan Coe


Casa editrice: Feltrinelli
Pagine: 380
Prezzo: 15,00 €

Trama:

Trotter, Harding, Anderton e Chase: sembra il nome di un prestigioso studio legale; in realtà si tratta di un quartetto di giovani amici, che frequenta un liceo elitario di Birmingham, quel tipo di scuola che preleva giovani intelligenti dal loro background ordinario e li fa atterrare in una classe sociale diversa da quella dei loro genitori. I ragazzi sono destinati a carriere importanti, mentre i genitori rimangono impantanati nel loro mondo di matrimoni sciovinisti, scontri sindacali, guerre di classe e di razza e ignoranza culturale. Siamo negli anni Settanta, anni in cui si susseguono sconvolgimenti sociali, lotte politiche, attentati dell'Ira. Su questo mare in tempesta cercano di destreggiarsi, con alterne fortune, i quattro ragazzi.

Recensione:

Birmingham, 1970. Un gruppo di ragazzi cerca di farsi spazio nel mondo e all'interno di una scuola d'élite in un paese che è diviso tra le lotte sindacali, tra il terrorismo in un'Inghilterra multirazziale.
È la storia di una nuova generazione che tra alti e bassi, tra esperienze disastrose e altrettanto meravigliose cerca di trovare il suo posto nel mondo. In un mondo complicato, controverso e non sempre accogliente.
Non è facile eppure, a modo loro, riescono a trovare la loro nicchia ed essere qualcuno ma non necessariamente è ciò che volevano essere.

Primo approccio al mondo di Jonathan Coe e sento di non averlo compreso appieno. Ho la sensazione di aver seguito le vicende di un gruppo di ragazzi di Birmingham attraverso lo spioncino della porta, a debita distanza dalle sfumature e dalle vicende narrate.
La scrittura di Jonathan Coe è interessante, per niente noiosa o lenta. È solo che nel suo mischiare fatti seri con altri più spiritosi mi sono trovata diverse volte, durante la lettura, a chiedermi se in quel momento preciso della lettura era tutto vero ciò che stava accadendo oppure era solo ironia.
Non ho trovato una netta separazione tra le due situazioni e ho faticato un po' a familiarizzare con gli innumerevoli personaggi che ho trovato durante la lettura. Ci ho messo un po' a mettere ognuno al suo posto, lui è il padre di marito di, lei è figlia di sorella di..insomma all'inizio non è stato facile! 
A circa metà libro però le cose hanno preso ad andare bene. Le vicende erano interessanti e i turbamenti infantili e adolescenziali poi erano più che veri, erano legittimi. Per poi ricadere nel tunnel della noia in certi tratti che potevano essere decisamente più corti e ad un certo punto alcuni personaggi che avevano avuto una parte importante all'inizio sono stati dimenticati completamente. Probabilmente, spero, che questi ultimi vengano ricordati nel seguito di questo libro "Il circolo chiuso', per chiudere il cerchio quanto meno.
Questa lettura mi è piaciuta? In parte.
Quello che ho apprezzato è stato l'inserimento del lettore in un'atmosfera delicata e guerraiola della Birmingham degli anni settata. Le lotte dei sindacati, la volontà di far sentire i propri diritti, la lotta contro il razzismo e molto altro ancora.
Ci sono personaggi che mi sono rimasti nel cuore? No, direi di no. 
Ho trovato tutti loro, per diversi motivi, a tratti troppo infantili ( soprattutto gli adulti) e a tratti troppo concreti ( soprattutto i ragazzi). Non c'è nessun personaggio citato nel libro per il quale io abbia nutrito la minima sorta di simpatia.
È come se durante la lettura mi fossi seduta su una panchina e avessi guardato i personaggi scorrere e rincorrersi l'un l'altro.
Spero di non offendere gli appassionati di Coe, è il modesto pensiero di una persona che si confronta per la prima volta con un autore nuovo. 
Gli darò un'altra possibilità con "Bournville" che giace in libreria in attesa di essere letto. Aspetterò un po' prima di approcciarmi nuovamente all'autore, per il momento mi dedicherò ad altro.

Valutazione:

★★★/5

Commenti

  1. É un libro apprezzabile quando si hanno vent'anni, o prima. Ti consiglio di leggere "La casa del sonno". Anche "La famiglia Winshaw". Comunque "Circolo chiuso" forse lo troverai migliore

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