Quando il mondo era giovane - Carmen Korn


Casa editrice: Fazi
Pagine: 589
Prezzo: 20,00 €

Trama:

Primo gennaio 1950: a Colonia, Amburgo e Sanremo si festeggia l’arrivo del nuovo decennio. Quello che si è appena concluso ha lasciato ferite profonde: nelle città, nelle menti e nei cuori. Gerda e suo marito Heinrich Aldenhoven vivono a Colonia, nella casa ereditata a Pauliplatz, insieme ai figli Ursula e Ulrich e alle cugine non sposate di Heinrich, che hanno perso il loro appartamento sotto i bombardamenti. Heinrich gestisce una galleria d’arte, ma gli affari al momento vanno male: in troppi non hanno più le pareti dove appendere i quadri. La situazione è difficile anche ad Amburgo, dove l’amica di Gerda, Elisabeth, e suo marito Kurt dormono nella stanzetta accanto alla cucina da quando hanno lasciato il letto alla figlia Nina e al nipotino Jan. Il bambino ha cinque anni e non ha mai incontrato il padre, Joachim, disperso in Russia da anni nonostante Nina continui a sperare nel suo ritorno. E infine c’è Margarethe, nata Aldenhoven, che si è trasferita da Colonia a Sanremo, dove ha sposato Bruno, figlio di una ricca famiglia di commercianti di fiori; la vita tra le bellezze della riviera ligure sembra spensierata, ma la presenza della suocera, matriarca misogina che gestisce il patrimonio di famiglia, è molto ingombrante… Ognuno festeggia il Capodanno a modo suo, ma il mattino seguente tutti si pongono le stesse domande: le ferite finalmente guariranno? Cosa riserva il futuro?

Recensione:

Carmen Korn torna in libreria con in nuovo libro ed io, che ho amato la trilogia "Figlie di una nuova era", non potevo perdermi questo nuovo prodotto.

Qui si racconta la storia di tre famiglie situate in posti diversi ma legate dal filo sottile del legame di parentela e amicizia.
La lettura è un ping pong tra Colonia, Amburgo e Sanremo. Tre famiglie che devono fare i conti con il dopoguerra e le cicatrici che il secondo conflitto mondiale ha portato con sé.
Ad Amburgo troviamo Elizabeth e Kurt la cui figlia Nina appena ventenne ha un figlio e il padre risulta disperso in Russia da troppo tempo.
A Colonia Heinrich e Garda cercano di sopravvivere tra le macerie della città distrutta mandando avanti la galleria d'arte della famiglia.
A Sanremo Bruno e Margarethe vengono messi a dura prova dalla madre di lui, donna onnipresente, e dai colpi di testa del cognato.
È questa la storia che troviamo nel momento in cui ci approcciamo al libro. Pagina dopo pagina la trama si sviluppa ed  entrano in scena nuovi personaggi e nuove storie. Gli intrecci si fanno più fitti e il tutto non perde mai ritmo, anzi. A mano a mano che si incontrano personaggi nuovi la curiosità prende il sopravvento e la storia scivola velocemente.
Carmen Korn ha per me una scrittura straordinaria. Riesce a raccontare i drammi familiari, il quotidiano e i legami personali in modo semplice ma allo stesso tempo confortante. Ti fa sentire parte della famiglia allargata e tutti i personaggi (chi più e chi meno), se si pensa al periodo storico, sono molto moderni.
È questo ciò che ho sempre trovato bello e piacevole: la sua capacità di raccontare l'ordinario rendendolo speciale. Mi ha fatto sorridere anche il richiamo a due personaggi presenti nella trilogia "Figlie di una nuova era", era come se non ci fossimo mai allontanati da Henny e Unger e mi sono sentita ancora più a casa.
Unica pecca è che a volte la narrazione è un po’ ridotta e se prima siamo a Colonia con Gerda dopo pochissime righe ci troviamo a Sanremo e tutto cambia nel bel mezzo di un colpo di scena. Per il resto mi è piaciuto tutto. Dopo che mi sono abituata ai salti narrativi da un paese all’altro è scivolato tutto molto in fretta. 
Consiglio questo libro a chi ha voglia di una bella saga familiare dove non manca nulla. Dolore, perdita, amicizia, famiglia, amore..
Dopo anche l’ordinario diventa speciale e il quotidiano non è così scontato. Un libro coccola che ti fa apprezzare anche le cose più semplici. 

Valutazione:

★★★★/5

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