Grazie famiglia Pearson per questi 6 anni di imperfezioni.
Come sempre arrivo tardi ma questa volta consapevolmente. Io che non sono mai una fan del primo minuto, ho deciso di centellinare ogni puntata di questa ultima stagione che non ero pronta ad affrontare.
Per sei anni mi sono sentita parte della famiglia Pearson, di una famiglia che ha fatto dell'imperfezione un'eccezionale bellezza.
Una famiglia che è stata scossa, percossa, buttata nel tritacarne
della sofferenza eppure zoppicante e dolorante è riuscita a rialzarsi e a fare di quel dolore qualcosa di meraviglioso.
Vediamo crescere i "grandi tre" e non parlo certo dell'altezza. Quando li abbiamo conosciuti erano spaesati, non sapevano cosa fare della loro vita. Erano alla deriva, insomma.
Adesso sono maturi, consapevoli e in grado di condividere il dolore del distacco mentale inizialmente e poi fisico della madre Rebecca.
Per loro la deriva era cominciata con la morte del padre Jack, l'irraggiungibile Jack, e non è durata poco. Alla fine però Kevin ha raggiunto la sua pace interiore, felice finalmente e maturo da poter avere una sua famiglia.
Kate ha preso il coraggio a quattro mani e dopo essersi accettata ha fatto del suo lavoro un successo.
Randall, dopo aver salutato 4 genitori, riesce a convivere con il carico di dolore senza essere sopraffatto dalle emozioni.
Il merito non è solo ed esclusivamente loro. Il ruolo "secondario" di personaggi come Beth, Toby e lo zio Nicky è fondamentale per i tre fratelli. Come voci fuori campo hanno sostenuto e lottato assieme ai tre protagonisti aiutandoli così a fare qualcosa di buono.
Questo è la famiglia Pearson: un concentrato di testardaggine, di determinazione, dolore e fragilità. Loro che hanno reso una giornata fallimentare il miglior Ringraziamento di sempre, ci hanno fatto capire che l'unione e la famiglia sono fondamentali per sopravvivere. Anche se un padre nasconde le sue paure e incertezze dietro un bicchiere di alcool, o se una madre è costretta a fare i conti in modo preciso per arrivare a fine mese.
È nella quotidianità che ci hanno fatto capire quanto si può essere speciali.
È una famiglia di sopravvissuti che ce l'ha fatta e credo che questo sia il vero significato che sta dietro al titolo: "This is us".
Questi siamo noi nonostante tutto e in questo noi torniamo per sapere dove andare.
E sarà da quel "noi" che Randall, Kate e Kevin troveranno il loro punto di partenza e loro fine.
Grazie famiglia Pearson per averci permesso di credere ancora nella famiglia, in qualsiasi sua forma!
Commenti
Posta un commento