La sonata a Kreutzer - Lev Tolstoj
Casa editrice: Giunti
Pagine: 160
Prezzo: 3,50 €
Trama:
Nello scompartimento di un treno che viaggia nella notte, un uomo, spinto da un irrefrenabile bisogno di confessarsi, racconta all'anonima voce narrante di come, accecato dalla gelosia, sia arrivato a uccidere la moglie, sospettata di tradirlo con un violinista. Attraverso questo racconto, pubblicato nel 1891 e che fece subito scandalo, Tolstoj mette sotto accusa l'immoralità del matrimonio borghese, fondato sulla convenienza e sulla passione fisica e quindi naturalmente destinato a trasformarsi nell'inferno della menzogna, dell'odio reciproco e del tradimento.
Recensione:
Un libro per essere imponente deve essere lungo, complesso, pieno di personaggi o articolato?
No, credo proprio di no. “La sonata a Kreutzer” ne è un valido esempio. 160 pagine di dolore nel quale l’autore con precisione chirurgica scandaglia l’animo umano, la sua vita e il corso della sua esistenza. La trama descrive sommariamente ciò che è racchiuso in questo libro ma al suo interno troviamo molto di più. Non è la semplice storia di un’uomo che uccide sua moglie per gelosia, per odio e rancore.
È la storia di un uomo consapevole di ciò che ha fatto, consapevole della società in cui vive e cosa viene chiesto da essa. È la storia di un uomo che apparentemente ha aperto gli occhi troppo tardi e dopo diverse riflessioni ha capito cosa c’è che non va nella società.
Le sue riflessioni cominciano con il ruolo della donna e del matrimonio. Non è l’idea di un uomo, non c’è maschilismo o indottrinamento religioso. È la mera realtà che ancora ai giorni nostri esiste. Il suo lungo discorso che dura il tempo di una notte, in un treno affollato dove diverse persone vanno e vengono, tocca temi diversi e con una semplicità unica nel suo genere. Unica per Tolstoj la cui immensa penna ho avuto il piacere di apprezzare nei suoi libri più famosi ma che ho saputo ritrovare anche qui.
In ogni capitolo ho trovato del dolore, un pugno all’altezza dello stomaco, ed è un dolore vero che possiamo ritrovare ovunque se ci guardiamo attorno. Un matrimonio è sempre felice come appare? I figli sono la soluzione, il collante tra due genitori? Possono bastare per non far crollare il castello di carte?
A volte purtroppo no, a volte sono un divisorio così grande ed imponente che i due coniugi si ritrovano distanti anni luce tra loro dimenticando il vero motivo che li ha spinti a volersi bene.
Questo libro mi ha fatto riflettere tanto, è arrivato in un momento pieno di cambiamenti nella mia vita ed è stato un balsamo per certe ferite aperte e allo stesso tempo un tormento, perché mi ha fatto pensare tanto e forse troppo.
Non penso di poter dire che questa lettura mi è piaciuta. Non è un semplice romanzo, ma un romanzo di formazione. Uno stimolo per farmi capire a che punto mi trovo della mia vita, che svolta potrebbe prendere e cosa è bene evitare per andare alla deriva.
Lo consiglio? Assolutamente!
Mi meraviglio sempre quando leggo un classico. Mi meraviglio perché all’interno delle sue pagine trovo tutta l’attualità che leggo sui giornali quando la sua pubblicazione è avvenuta tantissimo tempo addietro. È la definizione di “classico”, lo so, eppure per me è sempre la stessa emozione.
Tolstoj con la sua penna affilata e la sua freddezza consapevole nel descrivere i rapporti umani ci ricorda quanto è sottile il filo delle relazioni umani e quanto poco ci vuole perché si spezzi e dalla rottura ne scaturiscano tragedie immani.
Non siamo forse così noi esseri umani? Volubili, labili e mortali?
Valutazione:
★★★★★/5
Non definirei freddezza, quella di Tolstoj nel descrivere i rapporti umani, quanto una oggettività raggiunta attraverso anni di dolorosa osservazione del mondo ed auto-osservazione. Bellissima recensione.
RispondiEliminaÈ proprio così! Grazie ❤
EliminaCiao, sono una tua nuova lettrice. Dopo aver letto Anna Karenina, un romanzo lunghissimo, fa piacere avere tra le mani un classico con poche pagine; io l'avevo in borsa per leggerlo in viaggio, invece, ha vinto un altro luogo, davanti al caminetto. Si legge in un baleno e come sottolinei, sembra di rivedere ciò che accade ai nostri giorni.
RispondiEliminaAnna Karenina è il libro che ha cambiato la mia vita di lettrice. L'ho amato fin dalla prima all'ultima dolorosa pagina! Questo libro si legge in un baleno.. si..ma quanto lascia dentro? Quanto fa riflettere? È la bellezza della penna di Tolstoj, unico nel suo genere!
EliminaBenvenuta nel blog ❤