I fiori non hanno paura del temporale - Bianca Rita Cataldi
Pagine: 277
Prezzo: 17,00 €
Trama:
Bologna 1997. La stanza è in penombra e i libri e le musicassette sono sparsi dappertutto. Distesa sul letto, la camicia a quadri e i Nirvana sparati nelle orecchie dal walkman, Corinna muove i piedi a tempo e non stacca il naso dalla pagina. Ha sedici anni, i capelli rossi come fili di rame e un viso ricoperto di lentiggini su cui spiccano due occhi d’acciaio. È la figlia del primo grande amore di sua madre che se ne è andato poco prima del parto. Serena, detta Poochie, ha sette anni, i capelli scuri stretti in due codini fermati da elastici a forma di arcobaleno ed è la sua sorellastra. Il suo desiderio più grande è farsi considerare da quella sorella maggiore così misteriosa, sempre rintanata dietro le pagine di un libro e con le cuffie calcate sulla testa. Vivono in una grande e caotica tribù allargata in cui vige il matriarcato e dove per ogni decisione ci si rivolge al consesso delle antenate riunite nella cappella di famiglia al cimitero. Una famiglia fatta di donne dal sangue cocciuto e in cui nessuna tristezza può resistere di fronte al sapore magico di un tiramisù al pistacchio. Eppure l’equilibrio familiare comincia a vacillare quando Corinna riceve una strana scatola da scarpe chiusa malamente con del nastro adesivo. Dentro ci sono degli oggetti apparentemente scollegati tra loro, ma che sono l’ultimo regalo del suo vero padre, scomparso improvvisamente in un incidente. Corinna non ha dubbi: quegli oggetti hanno un significato e lei deve scoprirlo. Decide così di partire, insieme a Serena, per una caccia al tesoro per le vie di Bologna. La scatola in borsa e un sogno tra i capelli ribelli: trovare il segreto delle sue radici e, inevitabilmente, la propria strada nel mondo.
Recensione:
“È perché la nonna e il nonno dicevano sempre di essersi incontrati fuori dalla realtà, in un tempo e in uno spazio che nessun altro aveva mai conosciuto. Il 30 Febbraio non esiste, è un tempo che nessuno può vivere. Questa è la data che era anche incisa nelle loro fedi.”
Potrei definire Bianca Rita Cataldo la scoperta di quest’anno. Mi aveva ammaliato già conquistato con “Acqua di sole”, il primo libro di una trilogia, ma com questo mi ha proprio conquistato.
In questa lettura viene raccontata la storia di Serena e Corinna, sorelle per parte di madre ma non di padre.
Corinna, più grande di lei di nove anni, è nel pieno dell’adolescenza. Passa la maggior parte del suo tempo in camera con le cuffie nelle orecchie e con un libro in mano. Tiene lontana la sua sorellina ancora piccola perché non è in grado di capirla e a volte è un po’ imbarazzante.
Le due sorelle appartengono ad una famiglia di donne dal sangue cocciuto. Crescono insieme alla nonna, ad un’amica di famiglia che sarà una seconda madre per loro, alla loro madre e al padre di Serena. Quest’ultimo ha la capacità di contare fino a dieci prima di parlare e forse è proprio questa sua caratteristica che gli permette di vivere in equilibrio con donne così forti.
L’equilibrio familiare si spezza quando Corinna riceve una scatola di scarpe contenenti diversi oggetti che il padre mette da parte per lei nel corso degli anni e che le viene consegnato dopo la una morte.
Comincia così per la ragazza un periodo strano, difficile, dove cerca di mettere in ordine la vita di suo padre, ricostruirne la storia per capire così se stessa. Chiederà anche l’aiuto e la complicità di sua sorella e così comincia la loro grande avventura insieme.
Bianca Rita Cataldo con la sua scrittura semplice e calorosa sa intrattenere, ha la capacità di far piacere tutti i personaggi per con i propri difetti. Quando si prende in mano un suo libro ci si perde tra le pagine, tra le atmosfere calorose che sanno di casa e del ragù pesante della domenica.
Mi sono sentita completamente avvolta da questa storia, nonostante non fossi sempre d’accordo con le scelte di Corinna comprendendo di più i comportamenti della madre.
È una storia che si fa leggere tutta d’un fiato, un primo amore come lo è stato l’altro libro letto scritto da lei.
Dopo due libri posso affermare che per me è una garanzia. Quando voglio leggere una storia che funziona, una storia che può piacermi o farmi pensare un po’ - perché no - so che posso fare affidamento su di lei.
In attesa del terzo volume della saga dei Fiorenza e dei Gentile!
Consiglio questo volume a chi vuole conoscere delle donne cocciute che sanno prendere la vita a due mani e farne qualcosa di buono, nonostante tutto!
Valutazione:
★★★★/5
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