Il caso Alaska Sanders - Joël Dicker

Casa editrice: La nave di Teseo
Pagine: 607
Prezzo: 22,00 €

Trama: 

Aprile 1999, Mount Pleasant, New Hampshire. Il corpo di una giovane donna, Alaska Sanders, viene ritrovato in riva a un lago. L'inchiesta viene rapidamente chiusa, la polizia ottiene le confessioni del colpevole, che si uccide subito dopo, e del suo complice. Undici anni più tardi, però, il caso si ripresenta. Il sergente Perry Gahalowood, che all'epoca si era occupato delle indagini, riceve una inquietante lettera anonima. E se avesse seguito una falsa pista? L'aiuto del suo amico scrittore Marcus Goldman, che ha appena ottenuto un enorme successo con La verità sul caso Harry Quebert, ispirato dalla loro comune esperienza, sarà ancora una volta fondamentale per scoprire la verità. Ma c'è un mistero nel mistero: la scomparsa di Harry Quebert. I fantasmi del passato ritornano e, fra di essi, quello di Harry Quebert.

Recensione:

Dopo due anni Joël Dicker torna in libreria con una nuova storia. L’ultima intitolata “L’enigma della camera 622” (2020) non mi aveva lasciato molto, come “La scomparsa di Stephanie Mailer” (2016). Con questo libro ho voluto dargli un’altra possibilità e non è andata poi così male.
Non è un capolavoro, il modo di scrivere è il suo così come il tipo di narrazione. Nel complesso posso dire che è stata una lettura gradevole, sufficientemente magnetica da non annoiarmi e con un finale che non mi è dispiaciuto.
Questo libro racconta di Marcus Goldman e Perry Gahalowood, protagonisti del famosissimo libro “La verità sul caso Harry Quebert”. Dopo quel caso si trovano nuovamente insieme per indagare su un omicidio avvenuto undici anni prima dove sono stati commessi ripetuti errori e forse un innocente è in galera per colpe non sue.
Comincia così un’avventura lunga 607 pagine dove vediamo il modus operandi di Joël Dicker. Salti temporali tra il presente ed il passato, diversi personaggi che si intrecciano e che hanno la loro importanza. Il classico libro che mette tanta carne al fuoco e che richiede un minimo sforzo mentale. 
Nelle prime duecento pagine circa la storia privata di Marcus viene scandagliata a fondo. La sua solitudine, le sue storie d’amore finite male e il rapporto con la sua famiglia. Devo dire che questa è stata la parte meno interessante. Forse perché non era inerente al caso o forse perché non da una bella immagine di questo scrittore che sembra farsi guidare dalle correnti emotive peggio di un adolescente. Forse l’argomento poteva essere trattato in modo diverso, più concreto e meno idealizzato visto che il protagonista ha circa 30 anni.
Il resto mi è piaciuto. La storia, gli intrecci, i vari personaggi e l’amicizia tra Marcus e Perry. Pagina dopo pagina questa storia è scivolata tra le mie mani con un bel ritmo incalzante e con qualche colpo di fortuna da parte dei protagonisti.
Consiglio caldamente a chi abbia intenzione di cominciare questa lettura di leggere prima “La verità sul caso Harry Quebert” e “Il libro dei Baltimore” perché ci sono diversi richiami a questi due libri (maliziosamente ho pensato che lo abbia fatto per farsi un po’ di pubblicità) e si potrebbe capire solo in parte o nulla di certi passaggi di questo libro.
Per il resto lo consiglio a chi ha voglia di farsi coinvolgere da una bella lettura e a chi preferisce rimanere tutta la notte a leggere piuttosto che chiudere dopo un capitolo cruciale, che potrebbe svelare tantissimo o forse niente!

Valutazione:

★ ★ ★ ★ /5 

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