Dolce nero - Charmaine Wilkerson


Casa editrice: Frassinelli
Pagine: 375
Prezzo: 18,90 €

Trama:

Byron e Benny, fratello e sorella, non si parlano da anni. A riunirli nella casa di famiglia in California è una triste circostanza: la morte della madre, Eleanor Bennett. La donna ha lasciato ai figli una insolita eredità: un lungo messaggio vocale, che dovranno ascoltare insieme, e un dolce tipico dei Caraibi, da condividere «quando sarà il momento». Il racconto registrato dalla madre è un salto indietro nel tempo: fino agli anni Sessanta, a un'isola caraibica, alla storia di una ragazza risoluta che amava nuotare e osava sfidare le onde più alte del mare. È un intreccio struggente di fughe e nuovi inizi, legami che salvano e abbandoni che spezzano il cuore. È la scoperta di una verità a lungo nascosta che mette in discussione tutto ciò che Byron e Benny credevano di sapere dei loro genitori. Una rivelazione che potrebbe dividerli per sempre. Oppure riavvicinarli e ricreare l'intesa che li univa da bambini, realizzando così l'ultimo desiderio di Eleanor.

Recensione: 

Mi sono lasciata influenzare nella scelta di queste letture dalle recensioni positive che ho letto e dalla trama che sembrava promettere una bella storia avvincente diciamo che sono rimasta soddisfatta a metà e quando mi sono trovata a contare quante pagine mancavano alla fine ho capito che forse non era esattamente ciò che mi aspettavo. 
Questa è la storia di Byron e Benny due fratelli separati dalle avversità della vita domestica e che si ritrovano per il funerale della madre.  Si ritrovano perché la loro madre ha qualcosa da dire e per farlo si affida ad un messaggio lungo, molto lungo nel quale racconterà pezzi di vita che loro non conoscono.
Lo fa quando è troppo tardi per fare domande, quando è certa di non correre più alcun rischio ormai. È così che inizia il viaggio alla scoperta di una donna alla quale non è stato risparmiato molto dalla vita, una donna che ha lottato, che è caduta e si è rialzata, una donna che conserva dentro di sé un segreto che può finalmente essere rivelato.
La storia è cominciata con i giusti presupposti, prometteva davvero bene e sembrava entusiasmante. Dopo un po’ ha cominciato ad annoiarmi un po’ anche a farmi perdere il filo. Durante la narrazione si inserivano personaggi e nomi diversi e solo ad un certo punto il cerchio si è chiuso e ho capito cosa stava accadendo. Un continuo avanti e indietro tra passato e presente.
Questo tipo di libri generalmente mi piace, qui mi sono stancata presto. A mio parere l’autrice in 375 pagine ha messo troppa carne al fuoco, ha provato a parlare di troppi temi importanti: discriminazioni razziali, omosessualità, omofobia,  violenza domestica  e molto altro.
Insomma, forse un po’, troppi argomenti importanti per dar loro la giusta importanza. Risultato finale? Un accozzaglia di fatti e  situazioni che vengono riprese diverse volte nell’arco della narrazione. All’inizio vengono descritte in modo un po’ schivo, poi riprese e spiegate più nel dettaglio. Quindi mi sono ritrovata a leggere più volte le stesse cose solo spiegate maggiormente e quindi mi sono annoiata un po’. Probabilmente sarebbero servite meno pagine forse a discapito di tutta la narrazione e avrebbe potuto essere meno frettolosa nella chiusura del libro. Non capisco poi il comportamento di genitori di Benny ad un certo punto della storia nei suoi confronti. Perché alzare muri quando loro avevano dovuto lottare per scavalcarli e superarli? Una questione di orgoglio? Davvero, non sono riuscita a comprendere. 
Non è certo la lettura migliore di questo periodo ma nemmeno la peggiore, conserverò un tiepido ricordo di questo libro e nulla più.

Valutazione: 

★★★/5

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