I fiori di Monaco - Carolina Pobla



Casa editrice: Garzanti
Pagine: 448
Prezzo: 18,00 €

Trama:

Germania 1942. Appena fuori Monaco, i prati in primavera si riempiono di fiori di campo che ondeggiano dolcemente al soffio pigro del vento. Gli occhi di Ilse si riempiono di lacrime davanti a un paesaggio che sembra non essere cambiato da quando, ancora bambina, passava lì le estati. Eppure, è convinta di aver preso la decisione giusta abbandonando la città per rifugiarsi nella casa di famiglia, insieme ai sei figli. In un luogo dove l'ombra della guerra e delle divise brune sembra non essere arrivata. Pensa di essere al sicuro, fino a quando al villaggio si presenta un bambino sporco e denutrito. Ilse si accorge subito della stella sulla camicia. Sa che offrirgli un rifugio la metterebbe contro il regime. Eppure non esita un istante a prenderlo con sé e a proteggerlo come un figlio. Lei, che ha avuto una vita difficile, riconosce chi porta le sue stesse ferite. Il fragore degli spari e delle esplosioni si avvicina ogni giorno di più. A farne le spese sono soprattutto le figlie, i suoi piccoli boccioli: Margot, la figlia maggiore, rinuncia a suonare il pianoforte per occuparsi dei fratelli e dell'orfanotrofio; Betina deve ritirarsi in convento; Violetta fantastica di avventure esotiche, ma viene derisa dai fratelli. Tutte hanno dei sogni. E sono decise a non arrendersi, nonostante a pochi passi da loro infuri una battaglia che sembra senza fine. Perché anche nei luoghi più angusti i fiori possono sbocciare. Carolina Pobla torna in libreria con una nuova saga familiare in cui le protagoniste sono donne forti, pronte a tutto per proteggere ciò che hanno a cuore. La storia di una famiglia che deve rimanere unita contro ogni avversità, affrontando le tempeste a testa alta. Perché il vento può spezzare solo chi non si sa piegare come i fiori.

Recensione:

Chiudo questo libro con la consapevolezza di essere stata parte di una famiglia bellissima, quella di Ilse.
Ci troviamo in Germania nel 1942. C'è una famiglia in fuga dagli orrori della guerra. Una famiglia tedesca guidata da una madre che non approva il regime e che non appena vede il seme degli insegnamenti sbagliati nella mente dei suoi figli decide di lasciare la città per trasferirsi in un paesino di montagna dove può rifugiarsi negli affetti e nella casa di famiglia.
Non trova esattamente tutto com'era. La casa viene usata come ospedale dai soldati nazisti ma in compenso i suoi affetti più cari, Ramona e il vecchio Johann,  li accolgono a braccia aperte.
La aiutano a sistemarsi con la sua famiglia in una vecchia baita più in alto rispetto al villaggio e con la promessa di un'estate diversa di stabilizzano lì. 
La promessa però viene infranta perché in quel villaggio passeranno molto più tempo del previsto a causa del conflitto bellico in corso e vedremo così l'evoluzione dei personaggi, l'ampliamento della grande famiglia e lo stringersi di nuove alleanze.
Ho adorato questa lettura che mi ha accompagnato per troppo poco tempo. L'ho letta tutta d'un fiato, mi sono affezionata a tutti i personaggi e ho faticato a chiuderlo, perché proprio non volevo concludere una lettura così bella. 
La narrazione è avvincente, a volte forse un po' melensa ma è il classico libro che rimette tutto al proprio posto. Una coccola dove è evidente che i protagonisti, in qualche modo, troveranno il loro lieto fine. Purtroppo non sarà così per tutti i personaggi ma per la maggior parte di loro sì.
Il villaggio che ospita Ilse e la sua famiglia è toccato appena dalla guerra. C'è il razionamento, ci sono i soldati che vivono alla "casa grande", ma non c'è terrore. La comunità continua a vivere la propria vita preoccupandosi unicamente dei frutti della terra e degli animali. È un aiutarsi reciprocamente e anche nei momenti dove la miseria è più forte si riesce a ricavare qualcosa di buono.
È il senso di comunità e di aiuto che mi è piaciuto. La praticità di Ilse, la dolcezza di Ramona e l'aiuto silenzioso del vecchio Johann. È il sentirsi parte di un famiglia anche se non si hanno gli stessi genitori.
È il sentirti uniti nonostante tutto. 
Tra queste pagine si trovano tantissimi personaggi belli. Due tra tutti sono Dante, il medico che si occupa dei feriti alla casa grande, e Paul il maestro della scuola del paese. 
Entrambi accomunati dal fatto che hanno studiato, sembrano essere immuni al fascino nazista e cercano a modo loro di rendersi utili. Chi curando una ferita di guerra, chi inculcando nelle giovani menti una cultura dove non è presente Hitler con i suoi ideali.
Nonostante siamo solo all'inizio dell'anno mi sento di promuovere questo libro a pieni voti. Lo consiglio a chi ha voglia di immergersi in una storia bellissima calata in una realtà storica difficile dalla quale si può tratte comunque qualcosa di buono. Lo consiglio a chi ama le saghe familiari e che vuole sentirti parte di una famiglia che accoglie chiunque , anche un bambino ebreo scappato dall'inseguimento dei nazisti. Lo consiglio a chi cerca un po' di calore come quello che si può trovare solo accanto ad un focolare domestico che riunisce tutta la famiglia e fa sentire in pace.

Valutazione
★★★★★/5

Commenti

Post più popolari