La ragazza che cancellava i ricordi - Chiara Moscardelli



Casa editrice: Einaudi
Pagine: 281
Prezzo: 18,00 €


Trama:

Fa disegni sulla pelle per coprire i ricordi o per fissarli, sa usare qualunque tipo di arma e conosce ogni tecnica di sopravvivenza. Ma con gli uomini è una frana, anzi li tiene proprio alla larga. È convinta che sarà sempre sola, ma forse sta per essere smentita.
Olga ha trentanove anni, abita in un paese al confine con la Svizzera ed è ossessionata dalla paura di perdere la memoria, com'è successo a sua madre. È stata lei a chiamarla come la Cˇechova, ma se l'allieva di Stanislavskij era corteggiatissima, Olga ha sempre diffidato dei maschi. «La tatuatrice che cancella i brutti ricordi», l'ha definita il «Corriere», dando una sgradita notorietà proprio a lei, cresciuta isolata come aveva deciso suo padre, che l'ha iniziata all'arte del combattimento. Quando scompare Melinda, un'amica milanese tatuata anni prima, Olga si getta nella sua ricerca. Cosí incontra l'attraente giornalista Gabriele Pasca, che sovverte ogni sua certezza sui sentimenti. Per scoprire che cosa si cela dietro le sparizioni di diverse donne, Olga dovrà sfuggire a un uomo spietato che la insegue. Un uomo con una piovra tatuata sul collo.



Recensione:

È il mio primo approccio con l'autrice e come esperienza non è stata brutta.
Non sono soddisfatta completamente ma nel complesso si può promuovere con un discreto risultato.

La protagonista è Olga, una donna tutta d'un pezzo che "si piega ma non si spezza". Sin da quando è piccola viene addestrata da suo padre per sopravvivere, per soccombere e proteggersi. Il tutto nel più assoluto anonimato. Perché? Questo lo scopriremo durante tutta la narrazione.
Sta di fatto che il rigido allenamento al quale viene sottoposta forgia il suo carattere rendendola forte, indipendentemente e sola.
Allontana chiunque cerchi di avvicinarsi a lei, chiunque provi a darle un po' d'amore. Basta a se stessa ed è l'unica cosa che conta.
Qualcosa cambia però quando una sua amica (così si definisce lei), Melinda, sparisce improvvisamente destando sospetti e Olga non riesce a reprimere la sensazione che le sia accaduto qualcosa di grave.
È così che comincia la sua indagine che la porterà a conoscere Gabriele Pansa. Un giornalista un po' goffo, sicuramente simpatico e anch'esso alla ricerca della donna scomparsa.
Durante la lettura si vede un cambiamento in Olga. Un cambiamento lento e progressivo. Le nuove conoscenze, le persone che si preoccupano per lei e i sentimenti contrastanti che prova per la scomparsa di Melinda portano la protagonista a farsi domande e a darsi di conseguenza delle risposte. 
Quel suo bozzolo indurito dagli anni si schiude a poco a poco, con difficoltà enormi, per lasciare spazio a dei sentimenti che non ha mai provato prima. Amicizia e, forse, amore.
Da qui la storia procede tra alti e bassi. La narrazione è rapida (complici i capitoli di poche pagine) e accattivante. Ogni tanto si sorride grazie ai bizzarri amici di Olga e alle situazioni che si creano tra la protagonista e Gabriele, instancabile nel citare battute di film, serie TV o libri.
Nel complesso mi è piaciuto anche se ho avuto qualche riserva. In alcuni punti d'azione la protagonista se la cava non con l'astuzia ma grazie a casi fortuiti e alcune cose mi sono sembrate un po' forzate. 
Sicuramente una lettura godibile, per niente impegnativa o ansiogena. Per comprendere meglio Chiara Moscardelli recupererò sicuramente altre sue pubblicazioni, in modo tale da avere un'idea più chiara del suo stile.
Se si cerca una lettura ironica, simpatica ma che abbia anche un po' d'azione questo è il libro giusto. Non ho il minimo dubbio! Il finale aperto lascia speranze ad un possibile seguito. Sara così? 

Valitazione: 

★★★/5

Commenti

Post più popolari