Dove sei mondo bello - Sally Rooney


Casa editrice: Einaudi
Pagine: 306
Prezzo: 20,00 €

Trama:

Alice ha scritto due romanzi di enorme successo, ma per trovare compagnia deve andare su Tinder. Eileen lavora per una rivista letteraria, però non ci paga l’affitto. Simon ama da sempre la stessa donna, ma da sempre ne frequenta altre. Felix passa in birreria il tempo libero dal lavoro di magazziniere, ma la sua è una fuga. Alice, Eileen, Simon e Felix si parlano, si fraintendono, si deludono e si amano e, mentre attraversano il cerchio di fuoco dei trent’anni, si chiedono se esista davvero, al di là, ancora, un mondo bello in cui sperare. In un bar di un paesino irlandese sulle coste dell’Atlantico una giovane donna aspetta un uomo che ancora non conosce. Lei si chiama Alice e di mestiere scrive romanzi. «E ci fai dei soldi, giusto?» le chiede lui, il suo Tinder date, poco più tardi. Si chiama Felix e con la letteratura non ha niente a che fare; per vivere sposta merci in un magazzino gelido. Il loro primo incontro è un completo flop, eppure Alice, reduce da un crollo psicologico, lo invita ad accompagnarla nel suo prossimo tour promozionale a Roma. Dei soldi Felix non dovrà preoccuparsi, ci penserà lei, con i proventi di un lavoro che giudica «moralmente e politicamente inutile», il solo che voglia fare. Frattanto a Dublino la sua amica Eileen, come lei ventinovenne, per pochi spiccioli sistema la punteggiatura di articoli non suoi per una rivista letteraria su cui un tempo ha pubblicato un unico pezzo degno di nota, e per il resto scorre le pagine social dell’uomo che l’ha lasciata e cerca di rimettere insieme i cocci di ambizioni e speranze dimezzate mentre, ai margini del suo scontento, Simon, un consulente politico bellissimo e cristianamente promiscuo, chiede di essere guardato. Con Alice Eileen condivide la sensazione che «ci troviamo nell’ultima stanza illuminata prima delle tenebre, testimoni di qualcosa». Le vivide mail che le due donne si scambiano affrontano i temi della contemporaneità minacciata, dal contrasto fra la società dei consumi e la miseria della moltitudine al crollo della civiltà nella tarda Età del bronzo, dalla perdita del senso del bello con l’avvento della plastica agli effetti corrosivi della fama sulla cultura. Ma, mescolato all’armamentario pubblico dell’impianto intellettuale millennial, si fa strada proditoriamente, quasi felicemente, l’urgenza del privato desiderio. «Ecco che nel bel mezzo di tutto, con il mondo messo com’è, l’umanità sull’orlo dell’estinzione, io mi ritrovo qui a scriverti un’altra mail a proposito di sesso e amicizia. C’è altro per cui valga la pena vivere?» domanda Alice. Ci sono i corpi, in questa dimensione, ci sono il dissacrante, anti-cliché Felix, e l’accogliente, inarrivabile Simon, c’è perfino l’illusione di una comunione vivifica che sappia sciogliere i solipsismi. «E di cosa parlano, i tuoi libri?» vuole sapere Felix da Alice al loro primo incontro. «Oh, non so, disse lei. Delle persone».

Recensione:

Cos'è successo alla Sally Rooney di persone normali? Che ne è stato della sua scrittura accattivante, capace di scandagliare a fondo l'animo umano, di prenderne il cuore e farlo in piccoli pezzi miseramente? 
"Dove sei, mondo bello" parla di quattro ragazzi sui trent'anni che non hanno ancora le idee chiare sul loro futuro. C'è chi ha un lavoro precario e poco retribuito, c'è chi è ancora troppo immaturo per tessere dei rapporti quantomeno normali, c'è chi si nasconde dietro ai propri tormenti celati da una forte personalità. Risultato finale? 
Una lettura a tratti ripetitiva che segue schemi ben precisi che lasciano poco spazio alla fantasia del lettore. Le due protagoniste sono Alice ed Eileen compagne di università che si sono perse di vista dopo gli studi ma che intrattengono una corrispondenza via email. Ogni capitolo è intervallato da queste lunghe email tendenzialmente senza capo né coda. Cominciano parlando di un argomento per poi arrivare a parlare di tutt'altro. Spesso mi sono trovata a sbadigliare e a dover rileggere più volte un passaggio perché non ero sicura di aver capito perfettamente il senso di tutto.
Sally Rooney racconta di una generazione, la mia, fatta di ragazzi turbati e in qualche modo problematici, forse fragili. E nel farlo non tira fuori esattamente il meglio di loro. Ricalca i loro difetti rendendoli quasi fastidiosi. Mette insieme le personalità di quattro ragazzi che non hanno niente in comune se non la sensazione di aver fallito su più fronti.
Una volta terminato il libro sono rimasta perplessa. Non ho ritrovato il genio, la profondità e la bellezza nei contenuti. Se non ci fosse il suo nome sulla copertina non avrei mai pensato di attribuire uno scritto del genere proprio a Sally Rooney della quale ho amato "Persone normali". Che si sia esaurita la sua buona stella? Forse sono diventata io una lettrice esigente? O forse mi ha punto sul vivo il racconto di una generazione che non rispecchia me e i miei conoscenti?
Non saprei dare una risposta certa. Avevo delle aspettative altissime che sono crollate inesorabilmente dopo l'ennesimo paragrafo che raccontava le prodezze sessuali dei protagonisti. Il libro segue uno schema ben preciso: email di Alice, capitolo sulle sue vicende, email di Eileen, capitolo sulle sue vicende. E lo schema è così ben fatto e ripetitivo che al lettore non resta che rassegnarsi alla lettura senza che ci sia la necessità che si sveli qualcosa di diverso.
È un vero peccato parlar male di una lettura che a tantissimi è piaciuta. Purtroppo (o per fortuna) cerco di essere sempre il più obiettiva possibile e mentirei se consigliassi caldamente questo libro.
Chi pensa di ritrovare l'autrice di "Persone normali" e una storia altrettanto bella sbaglia di grosso. Purtroppo questa volta per me e un grande no.

Valutazione:

★★/5

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