Pandora - Susan Stokes Chapman

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Casa editrice: Neri Pozza
Pagine: 352
Prezzo: 19,00 €

Trama:

Londra,1799. Un tempo rinomato, l’Emporio di Antichità Esotiche dei Blake, racchiuso fra un caffè e la bottega di un merciaio, ha da offrire soltanto opere contraffatte, armature scalcagnate e ninnoli privi di valore da quando è finito nelle mani di Hezekiah Blake dopo la tragica morte di suo fratello Elijah. Stimati archeologi e collezionisti, Elijah Blake e sua moglie Helen sono rimasti uccisi dal crollo di uno scavo in Grecia. L’incidente ha lasciato illesa Pandora, la figlia della illustre coppia, ma ha determinato la sciatta decadenza dell’Emporio, rapidamente divenuto una bottega di polverose cianfrusaglie nelle mani sbagliate di Hezekiah. Gli anni sono passati e Pandora, detta Dora, è ora una giovane donna che sogna di diventare un’artista orafa. Un sogno che lei coltiva con caparbietà mentre trascorre le sue ore nell’Emporio in cui l’inettitudine e l’oscura attività dello zio trascinano sempre più il nome dei Blake nell’infamia e nell’oblio. Un giorno, di ritorno al negozio, una scena spaventosa si schiude davanti agli occhi della ragazza: di fronte all’Emporio giace, ribaltato, un carro. Il cavallo, sdraiato sul fianco, sembra illeso, Hezekiah, invece, è intrappolato sotto l’animale. Attorno a lui tre uomini malvestiti, con il terrore negli occhi e l’odore salmastro dei marinai addosso, armeggiano e imprecano alla scalogna mentre fissano una cassa incrostata di molluschi rimbalzata sul selciato. Nei giorni successivi Hezekiah, malconcio e sospettoso, chiude la cassa a chiave nello scantinato e vieta alla nipote di accedervi. Che cosa c’è in quella cassa? Perché Hezekiah è impallidito quando la nipote glielo ha domandato? E per quale motivo ordina a chiunque di non mettere piede nello scantinato? Incapace di tenere a freno la curiosità, Dora si avventura nello stanzino buio e umido per imbattersi in qualcosa che cambierà per sempre la sua vita.


Recensione:

Dopo una iniziale perplessità sulla lentezza ( le prime 100 pagine erano infinite e la storia sembrava non decollare) devo dire che mi sono ricreduta. 

Dora rimasta orfana cresce con lo zio Hezekiah e non è una bella vita la sua. Giorno dopo giorno vede l'emporio dei suoi genitori degradarsi e riempirsi di cianfrusaglie mentre un tempo era uno dei luoghi più importanti della città, dove si poteva trovare molti pezzi antichi e di inestimabile valore.

La sua vita è triste e tetra ma nonostante questo continua a coltivare il suo sogno di diventare un giorno disegnatrice di gioielli.

La salvezza è poco distante, è letteralmente nelle sue mani. Deve solo crederci. E ci crede la ragazza fino a quando, un giorno, compare un misterioso vaso nello scantinato dove non le è permesso di entrare. 

Con un po' di astuzia riesce a fare una copia della chiave e scende nelle profondità della casa. Davanti a lei vede un vaso più antico del tempo che segnerà per sempre la svolta della sua vita.

Storia, mitologia, Londra georgiana, un po' di mistero e un pizzico d'amore. Tutte queste qualità sono racchiuse in un libro godibilissimo che può soddisfare i palati più raffinati.

Una storia interessante calata perfettamente nel contesto storico. Si vede che c'è un certo studio da parte dell'autrice e passione, perché senza quest'ultima non si può costruire una trama così fitta e che funziona.

Mi sono ricreduta verso la metà e la svolta finale mi ha fatto rivalutare il libro in modo positivo. Non è una delle letture più belle dell'anno, sicuramente la casa editrice ha fatto una buona campagna pubblicitaria, ma è una lettura che può piacere ai più. Che incontra i gusti di diversi tipi di lettori. Interessante e avvincente, la trama si svolge con diversi colpi di scena. I personaggi maturano durante la narrazione. Si scoprono altarini, si rivalutano e migliorano. Oltre all'evoluzione della trama, pagina dopo pagina, vediamo anche l'evoluzione dei personaggi. Il loro redimersi e ricredersi. 

Consiglio questa lettura a chi vuole abbandonarsi ad un'avventura credibile che sa un po' di mistero e, perché no, magia.

Valutazione:

★★★★/5