La donna dal taccuino rosso - Antoine Laurain

Casa editrice: Einaudi
Pagine: 164
Prezzo: 17,00 €

Trama:

Una molletta per capelli, una boccetta di profumo Habanita, qualche vecchia fotografia, una bottiglia di Evian da mezzo litro, un fermaglio con un fiore di stoffa azzurro, una penna a sfera Montblanc nera, un paio di dadi rossi, tre sassolini sicuramente raccolti in luoghi significativi, un romanzo di Patrick Modiano con dedica, un portachiavi dorato con incisi alcuni geroglifici, un accendino, una ricetta delle animelle di vitello strappata da una rivista femminile, un burrocacao, una bustina di Efferalgan, un taccuino rosso con annotata una lunga lista di «Ho paura...» e una di «Mi piace...» Ecco cosa può esserci nella borsa di una donna, ed ecco cosa c'è in quella color malva che, un mattino, il libraio Laurent trova abbandonata su un marciapiede nelle strade di Parigi. La proprietaria, aggredita e rapinata da un ladro la notte precedente, si è rifugiata in un albergo poco distante. Prende una camera e si addormenta, convinta di non aver bisogno di cure. Il giorno successivo, però, il concierge la trova in coma e chiama subito i soccorsi. Contemporaneamente, Laurent comincia a sfogliare il taccuino della donna misteriosa. Rimane affascinato dai suoi pensieri, si perde fra annotazioni, sogni e ricordi. Gli sembra una pazzia, ma decide di cercarla. Da dove cominciare, però? L'unico indizio a sua disposizione è la dedica di Modiano, un vago «A Laure, in ricordo del nostro incontro sotto la pioggia » - scarabocchiato sul frontespizio del romanzo - che non sembra essere di grande aiuto. Almeno fino a quando Chloé, la figlia adolescente di Laurent, gli suggerirà di rivolgersi a Modiano in persona. Con la complicità - piuttosto reticente - del celebre scrittore che di mattina presto passeggia nel giardino del Luxembourg e il provvidenziale intervento di un avventore della libreria che sa decifrare i geroglifici, Laurent riuscirà a risalire all'indirizzo di Laure, a conoscerne la casa, accarezzarne il gatto, a entrare piano piano nel suo mondo, in punta di piedi. Al risveglio della donna, però, l'unica traccia che Laurent si lascerà alle spalle sarà una breve lettera di scuse, appoggiata sul letto accanto alla borsetta ritrovata e a un abito bianco con le spalline ritirato per lei in lavanderia. E se a sfuggirci tra le dita è la promessa di un nuovo amore, la ricerca non potrà che ricominciare da capo. Tra mistero, divertimento, indagine e leggerezza, un'inchiesta romantica in piena regola che racconta il tempo magico di un amore che nasce.

Recensione:

Siamo a Parigi e in una notte qualunque Laure viene derubata della sua borsa. A seguito del furto riporta un trauma cranico che la porterà in coma per diverso tempo. 
Il giorno dopo il tragico evento Laurent trova a diversi isolati di distanza la borsa della ragazza. Sono stati portati via il portafogli e il cellulare, tutto il resto è rimasto lì dentro perché valutato di poco interesse.
E' così che comincia una storia intensa e allo stesso tempo delicata. 
Laurent,  professione libraio, si trova a fare l'investigatore usando gli oggetti presenti nella borsa della sconosciuta.
Le piace l'autore Patrick Modiano, il suo profumo si chiama Habanita e dentro un taccuino rosso riesce a scoprire le sue paure e i suoi piaceri.
Quante cose può raccontare una borsa? Quanto gli oggetti che portiamo con noi definiscono chi siamo?
Si leggono in breve tempo 164 pagine. I capitoli non sono lunghi ma ognuno di essi svela qualcosa di nuovo. 
I personaggi di questa storia, a modo loro, sono tutti caratteristici.
Laurent ha superato da poco i quarant'anni ha un divorzio alle spalle e una figlia con un gatto di nome Putin. Di Laure si sa poco o niente, grazie alle ricerche del libraio scopriamo che ha una sorella che abita a Mosca, che ha un gatto nero e un migliore amico di nome William. 
È il classico libro che definirei "coccola". Quel libro che da pace, rilassa e mette tutto al suo posto in maniera ordinata. La disincantata speranza di Laurent e la cieca fiducia di William nei confronti di quello sconosciuto che sembra aver a cuore la sua amica fanno sorridere. Per non parlare di Chloé la figlia adolescente del protagonista che con la sua semplicità darà un aiuto concreto al padre.
La scrittura di Antoine Laurain è una carezza. Delicata, semplice e sintetica eppure piacevole. Fa sentire subito parte integrante del mondo che ha creato tra i sedili della metro o ai tavolini del bar di una Parigi caotica.
Questo libro lo consiglio a chi ha voglia di godersi una semplice lettura che dura il tempo di un weekend passato sotto le coperte, magari con un gatto che ronfa accanto. E' una storia straordinaria resa "normale". E' la storia di chi ha sofferto ma avuto il coraggio di rialzarsi. E' la storia di chi non crede al destino o alle coincidenze. Soprattutto, è la storia di chi non si è voluto arrendere e alla fine qualcosa la ottiene.

E se smarrissi la tua borsa, qualcuno riuscirebbe a capirti ancor prima di aver visto il tuo volto o sentito il suono della tua voce?

Valutazione:

★★★★/5
 


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