Accendimi - Marco Presta


Casa editrice: Einaudi
Pagine: 238
Prezzo: 12,00 euro 

Trama: 

Caterina ha una pasticceria. E ha un fidanzato medio, delle amiche medie, una vita media. E insomma serenamente disperata, fa parte del grande fiume d'insoddisfatti che tutti i giorni, da ogni parte del mondo, riceve milioni di affluenti. Finché un giorno non trova nel retrobottega del negozio una radio. Il primo miracolo è che dopo tutti quegli anni funzioni ancora. Il secondo è che la voce che parla da lì dentro parli solo a lei, a lei e nessun altro. E dica cose bellissime, che a poco a poco fanno nascere un sentimento che assomiglia in maniera preoccupante all'amore, «quello stato tragico e soave in cui riusciamo a sospirare davanti a un passo carrabile».

Recensione:

Da tempo in lista, un po' incuriosita dalla trama, un po' dalla copertina ho deciso di leggerlo.
Caterina, sulla soglia dei quarant'anni si trova legata ad un uomo che non ama in una relazione sterile e fine a se stessa. Ha una pasticceria tutta sua, delle collaboratrici che sono più che semplici colleghe di lavoro e un fratello che dopo anni di silenzio torna a farsi sentire per portare un po' di caos nella sua quotidianità. Aggiungiamo al tutto pure la voce che proviene da una radio che parla solo con lei.
Cosa può venir fuori da questo mix di situazioni? Potenzialmente un libro simpatico, praticamente una delusione racchiusa in 238 pagine.
Posso definirla una lettura di evasione, niente di più e niente di meno. La scrittura di Marco Presta è simpatica, ironica quanto basta ma non sufficiente a farmi dimenticare tutto ciò  che non mi è piaciuto: il resto.
La protagonista Caterina, si trova di fronte all'importante scelta della vita: aiutare il fratello e rinunciare alla sua pasticceria? E certo, questo fratello va aiutato. Magari con un po' di sale in zucca, prendendo decisioni dopo aver ragionato, evitando di lasciarsi andare ad inutili sentimentalismi. Ciò che non mi è piaciuto di Caterina è stato proprio il suo farsi trascinare dagli eventi, viverli in modo passivo piangendosi addosso. Ha un fidanzato deludente, un fratello che combina disastri da sempre, si lascia circondare e ammaliare da amiche sbagliate e, per di più, si innamora della voce di uno sconosciuto che sente dentro la radio. Nel suo insieme appare tutto surreale e troppo illogico anche per una lettura che nasce per strappare un sorriso.
Questo libro è stato scritto per far sorridere, per divertire. Ebbene io sono rimasta più perplessa. Lontano dai miei gusti, forse, non ho saputo apprezzare fino in fondo l'intento dell'autore. Probabilmente il mio giudizio è influenzato anche dal fatto che nessun personaggio - nessuno!- mi è piaciuto. Non ho provato empatia, la minima simpatia o ammirazione ma solo la grande voglia di prendere a ceffoni più di una persona incontrata in questo libro.
Peccato! Speravo di evadere un po' tra queste pagine..invece non mi ha lasciato un granché. Una tiepida soddisfazione. Sicuramente uno di quei libri che una volta ultimato si può dimenticare sullo scaffale più lontano della libreria.

Valutazione: 

★★/5


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